I soldi per il terremoto dallo scudo fiscale
Secondo indiscrezioni pubblicate da Repubblica.it si tratterebbe di un condono per chi ha costituito o esportato capitali all'estero alla data del 31 dicembre 2007
Torna lo scudo fiscale e a proporlo è ancora una volta il ministro dell’economia Giulio Tremonti, come nel 2001. Lo scudo fiscale-ter, annuncia il quoidiano on-line di Repubblica, si appresta ad arrivare in Parlamento per mano dello stesso governo o, più probabilmente, ad opera di un deputato della maggioranza. Arriverà sotto forma di un emendamento al decreto anti-crisi e non si allontana molto da un condono generalizzato per chi ha costituito o esportato denaro all’estero alla data del 31 dicembre 2007.
Il provvedimento prevede l’"esclusione di punibilità" per una nutrita serie di reati penali di carattere economico: dal falso in bilancio, alla bancarotta fraudolenta, dall’emissione di fatture false a tutti i reati tributari. Per chi ha costituito fondi neri all’estero c’è l’opportunità di farla franca. Il "rientro" potrà avvenire entro il 31 dicembre di quest’anno, a partire da una data compatibile con l’approvazione del decreto, probabilmente il 1° agosto o il primo settembre. L’operazione potrà essere effettuata attraverso banche, intermediari finanziari, Poste e agenti di cambio e riguarderà "denaro e altre attività finanziarie".
Due le strade che potranno percorrere i soldi che tornano percorre per la regolarizzazione e doppia l’aliquota: il primo canale è il "rimpatrio con sottoscrizione di speciali titoli di debito", in pratica Bot, Cct, titoli di aziende controllate dallo Stato (come l’Enel o l’Eni) emessi in "serie speciale". Queste somme saranno vincolate per dieci anni e lo scudo dovrebbe costare il 5 per cento dell’importo dichiarato delle attività "rimpatriate". Il ricavato è destinato alla "ricostruzione dei territori interessati al sisma del 6 aprile 2009". Il secondo meccanismo di rimpatrio è quello senza vincoli e costerà di più, il 7-8 per cento delle attività finanziarie.
Per accedere alla sanatoria i soggetti interessati dovranno presentare una "dichiarazione riservata" agli intermediari e questi rilasceranno agli interessati una copia della stessa. Il comma 5, infatti, "preclude nei confronti del dichiarante ogni accertamento tributario e contributivo per i periodi d’imposta per i quali non è ancora decorso il termine per l’azione di accertamento". In pratica, visto che la prescrizione per gli accertamenti tributari è di cinque anni, lo scudo garantirà una protezione da indagini fiscali dal 2004 al 2008.
Colpo di spugna anche sui reati societari, a partire dal celebre 2621 del Codice civile, che riguarda proprio il falso il bilancio, reato depotenziato, perché si può procedere solo per querela di parte, ma pur sempre passibile di una pena fino a 5 anni. Inoltre l’"esclusione di punibilità" riguarda tutta una serie di reati degli amministratori di una società, dalle manovre fraudolente sui titoli alla valutazione esagerata di conferimenti e acquisti. Il colpo si spugna, infine, si estende anche ai reati della legge fallimentare, compresa la bancarotta fraudolenta.
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