“Il Canestro” costa troppo e l’assessore manda i bambini all’oratorio

Il centro diurno che collabora da dieci anni con l'amministrazione comunale per accogliere bambini difficili è stato ritenuto troppo costoso da Mario Crespi che, ora, lo sta svuotando in attesa che arrivino cooperative meno costose

Dopo dieci anni di attività il Comune abbandona "Il Canestro", la cooperativa che ha sede in via Pozzi a Busto Arsizio, e che era arrivata a seguire 35 bambini "difficili" tramite i servizi sociali del Comune. Troppo costosi per l’assessore alla partita Mario Crespi il quale ne ha già dimessi 15 mentre per gli altri ne ha diminuito la frequenza. fino ad oggi il Comune ha stanziato circa 350 mila euro l’anno per seguire questi minori, una spesa che è rimasta stabile negli anni e che ha permesso alla cooperativa di attrezzare una sede all’interno della struttura Acli con una cucina, varie sale per bambini ed adolescenti. I bambini che vengono seguiti dalla cooperativa hanno difficoltà di inserimento o di apprendimento, casi difficili che hanno bisogno di essere seguiti costantemente e con un metodo preciso.

Quello de "Il canestro" è stato giudicato molto positivo sia dagli assistenti sociali che dalle scuole, buono l’apprezzamento delle famiglie che hanno trovato in questa soluzione un vero e proprio sostegno che ha cambiato le vite di molti bambini. Ora l’assessorato ai servizi sociali sta cercando nuove cooperative che costino meno (a "Il canestro" il costo giornaliero per bambino è di 50 euro) per diminuire la spesa complessiva. Genitori e insegnanti, però, non hanno apprezzato la decisione di cambiare cooperativa e le varie scuole, che collaborano con la struttura, hanno scritto lettere di sostegno che è possibile leggere sui muri all’interno del salone principale della sede di via Pozzi.

La festa di fine anno organizzata nel cortile delle Acli, alcuni giorni fa, aveva il sapore dell’addio per molti tra bambini, genitori ed educatori. Enza Schillaci, una delle fondatrici della cooperativa, si chiede come sia possibile che molti dei bambini per i quali lo stesso settore dei Servizi Sociali chiedeva attenzione ora possono essere dimessi senza nessun problema: «Solo un mese fa il comune ci chiedeva di inserire altri 8 minori – spiega l’educatrice – noi chiedevamo di andare con calma e di non sovraccaricare il centro ora all’improvviso ce li tolgono per tagliare sui costi». I rapporti tra la cooperativa e l’assessore Crespi son o piuttosto tesi. Crespi avrebbe chiesto alla cooperativa di fare una controproposta più bassa rispetto all’attuale cifra annuale ma da "Il Canestro" non c’è molta voglia di fare proposte: «Se abbassassimo i costi dovremmo togliere importanti serivizi che non ci sentiamo di eliminare – spiega Carlo, un altro educatore – fa parte del nostro modello educativo. Sono sicuro che se proponessimo una cifra minore l’assessore troverebbe una cooperativa che propone un euro di meno».

Niente controproposta, dunque, ma un appello: «Chiediamo a tutte le associazioni e cooperative che svolgono questo tipo di servizi a Busto di unirsi a noi nel forum del Terzo Settore per rispondere con un no a tagli indiscrimanti e pericolosi a questo tipo di servizi». Nel frattempo l’assessore continua per la sua strada e dopo aver sistemato alcuni bambini nella casa-famiglia Pollicino ha lasciato gli altri all’oratorio estivo dove nei giorni scorsi era già scoppiata la polemica con  don Alberto Lolli, a capo dei coadiutori degli oratori di Busto, che aveva richiesto e ottenuto alcuni educatori dal Comune per i bambini spostati da "Il Canestro". La mannaia dei tagli è andata ad abbattersi su uno dei settori più delicati dell’amministrazione comunale.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Luglio 2009
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