Il dolore degli amici: “Eravamo una grande famiglia”

L'Oratorio San Vittore era la seconda casa di Paolo, Luca e Andrea, impegnati nell'animazione e nelle attività sportive. Questa sera alle 21 preghiera di suffragio in Basilica

«Potevo esserci anche io su quella macchina. Eravamo, siamo, una famiglia allargata, ci frequentiamo di continuo, stiamo sempre assieme». Chi parla è un amico di Paolo, Luca e Andrea, i tre ragazzi deceduti nel terribile incidente di Buguggiate. Il nome preferisce non dirlo perché «queste parole valgono per me come per tanti altri: siamo tutti distrutti».
La canonica di San Vittore, pochi passi alle spalle della basilica di Varese, è avvolta dal dolore per la perdita di tre ragazzi che qui tutti conoscevano e cui tutti volevano bene. Un dolore composto, ricco di dignità, ma non per questo meno lancinante quando la mente corre ai sorrisi dei tre amici e alle tante giornate passate insieme, sui campi da gioco o nelle aule, o ancora nelle vacanze in montagna.

Da quelle vacanze organizzate quest’anno nei pressi di Bressanone è rientrato precipitosamente don Paolo Fumagalli, il responsabile delle attività dell’Oratorio San Vittore, che ha preferito raggiungere direttamente le famiglie e poi fare visita alle salme all’ospedale. Con lui anche uno dei fratelli di Luca Vilardi. Di rientro dalla Toscana anche monsignor Gilberto Donnini, che ha lasciato dette poche parole, cariche di lacrime: «Tutta la nostra comunità è vicina alle famiglie dei ragazzi e li ricorda nella preghiera». Preghiera che sarà pubblica, questa sera (martedì 28 alle 21) in San Vittore, quando è prevista una liturgia della Parola in suffragio dei tre giovani.
L’impronta di Andrea, Luca e Paolo è oggi più forte che mai in canonica, come all’oratorio che stamattina non presentava attività aperte al pubblico. Quelle erano le loro seconde case da una vita, da quando avevano otto anni; lì stavano percorrendo una strada che li aveva già portati all’università o al diploma senza dimenticare l’impegno con i ragazzi più giovani.
In particolare, in questi giorni i tre amici erano coinvolti in un progetto speciale, quello di ricordare un altro ragazzo scomparso, Daniel Malinverno: a lui volevano dedicare un torneo previsto per il prossimo settembre. Un torneo di "paletto", gioco che a San Vittore conoscono e praticano in tanti, nel quale si fa rimbalzare il pallone, calciato con i piedi, sulla piantana del canestro. Quasi una "fusione" tra due sport amati sia da Andrea, Luca e Paolo, sia da Daniel che ora possono riabbracciare in cielo.

Ma oltre allo sport – giocavano tutti a pallone nel gruppo sportivo di San Vittore impegnato nel campionato del Csi – i ragazzi scomparsi tra Gazzada e Buguggiate non dimenticavano le altre attività proposte dai gruppi oratoriali. Dall’animazione alla catechesi per giovani fino alle gite e le vacanze: di occasioni per divertirsi e stare insieme ce n’erano ogni giorno. Fino alla maledetta sbandata che li ha portati via.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Luglio 2009
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