Indagine sull’albergo di Capolago

Come furono concesse le autorizzazioni? Il gip chiede al pm nuovi approfondimenti. Mentre il comune manda in procura a scopo cautelativo gli atti sulla querelle con il costruttore

La procura della repubblica dovrà indagare sull’albergo di Capolago. Lo ha deciso il giudice delle indagini preliminari di Varese, Giuseppe Battarino, a seguito di un esposto di Legambiente. L’atto ipotizzava violazioni di carattere penale nelle autorizzazioni che – dopo un primo parere negativo di Comune e Provincia – sono state concesse nel 2008 dal Dipartimento di protezione civile di Roma.
La procura aveva chiesto l’archiviazione dell’indagine – che al momento non ipotizza reati né ha indagati specifici – Legambiente si è opposta e il giudice ha chiesto tre mesi di indagini supplementari per chiarire alcuni aspetti della vicenda che evidentemente non appaiono del tutto chiari ma che al momento sono coperti da riserbo.
 L’albergo di Capolago fu protagonista di un lungo tira e molla. Il proprietario – il gruppo Polita –  alla fine ottenne l’autorizzazione, appena in tempo per i mondiali di ciclismo. Fu infatti costruito con tecniche moderne di montaggio di prefabbricati ed è una struttura che viene definita low cost. E Sandro Polita oggi dichiara: "L’albergo è costruto bene e la prova è che, nonostante l’alluvione, non ha avuto alcun danno"
 
La lotta fu politica e ancora oggi il Comune di Varese sta tribolando non poco per risolvere le controversie con il costruttore. Il settore Gestione del territorio ha bloccato la costruzione attigua all’albergo, perchè secondo il comune sono stati fatti lavori non autorizzati, Polita ha però fatto ricorso al tar e l’ha vinto, mentre il comune ha prevalso in un secondo ricorso.  Lo scontro è molto duro:  il sindaco ha inviato qualche mese fa alla procura delle repubblica un esposto sulla vicenda dell’albergo che contiene una lunga serie di atti amministrativi.
 
Ci sono poi alcune questioni "tecniche" da risolvere. E’ inutilizzata la casetta che il costruttore ha realizzato a favore della pista ciclabile, e non è stato realizzato il ponte (o sottopasso) che doveva collegare la pista con l’albergo.
I protagonisti della vicenda (ovviamente parliamo della querelle politica, non certo di quella giudiziaria che è tutt’altra cosa) sono noti: il costruttore Gruppo Polita prima di tutto. Poi, il sindaco Fontana e l’assessore Binelli, che sono da tempo ai ferri corti con il proprietario; il vicesindaco De Wolf, che era il capoprogetto della struttura salvo poi abbandonare l’incarico professionale nel momento in cui è stato nominato nella giunta comunale. All’inaugurazione dell’albergo, il discorso inaugurale fu tenuto dal senatore Antonio Tomassini. Il sì definitivo venne dato dal capo della protezione civile Guido Bertolaso, che in caso di grandi eventi ha il potere di concedere permessi per infrastrutture legate alle manifestazioni in oggetto.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Luglio 2009
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