La banca rifiuta il credito? Ditelo al Prefetto

E' quello che ricorda e suggerisce il Movimento Consumatori, facendo il punto della situazione dello sportello SOS Credito, aperto da gennaio 2009. Parlando anche di “furti di identità” e di usura

La situazione è seria, il mercato finanziario una giungla, ma non si è soli: per esempio, se ci si sente ingiustamente esclusi dal credito ci si può rivolgere direttamente al Prefetto.
«Se la banca rifiuta il credito per motivi che non vi sembrano proporzionati, dalla fine di aprile scorso potete rivolgervi al Prefetto, rivolgendo a Lui una istanza affinchè contatti l’istituto di credito – spiega Barbara Cirivello, presidente del Movimento onsumatori di Varese – Farlo è molto semplice, seguendo il modulo che si può stampare dai siti della prefettura di Varese o del Movimento Consumatori di Varese. Ma chi non si sentisse sicuro o non avesse internet, può sempre rivolgersi a noi o, se imprese alla proprie associazioni di categoria». L’istanza è regolamentata da un decreto ministeriale di metà marzo e si può sfruttare in particolare in caso di mancate aperture di credito, mancata concessione di mutui e mancata concessione dell’utilizzo di carte di credito per i privati, e di richiesta di rientro immediato del credito per le aziende.
La possibilità però non è stata ancora sfruttata a dovere: «Noi siamo stati coinvolti dalla Prefettura, come associazione di consumatori, per diffondere questo mezzo. Che non è risolutivo in sé ma può essere un primo passo importante per il rapporto tra utenti e banche»

Il “suggerimento” arriva a margine di un incontro che fa il punto della situazione di SOS Credito, lo sportello dedicato a questi problemi aperto a gennaio del 2009.
E che ha macinato da allora una media di 12 appuntamenti al mese, per un totale di 70, e in più una trentina tra mail (varese@movimentoconsumatori.it) e telefonate informative (allo 0332.810569). «Tra le principali richieste c’è quella dell’accesso alla Centrale Rischi: chi si è visto rifiutare credito con giustificazioni strane ha chiesto innanzitutto di vedere i dati provenienti da quella banca dati dellle esposizioni creditizie per verificare che non ci fosero errori – spiega Cirivello – Un servizio che diamo regolarmente, ma che è altrettanto semplice da fare personalmente: basta mandare un fax al Crif e i una settimana si rispondono. Il modulo è al loro sito: www.consumatori.crif.com»

Un altro problema, che a volte si scopre proprio controllando la propria posizione in Centrale rischi, è quello dei furti di identità: «anche a Varese ci sono consumatori che si ritrovano firmatari di contratti di finanziamento che non hanno mai stipulato».
La propria identità fiscale ed economica può essere rubata in molti modi: «Recuperando i tuoi dati fiscali e bancari – e persino le firme originali – dall’immondizia, per esempio» ma non mancano sistemi più classici, come i furti del portafoglio o il recupero truffaldino di dati via email.
«In ogni caso si tratta di un fenomeno in crescita, anche a Varese. E di solito vengono messi in pratica accedendo a finanziamenti di beni di consumo in negozio».

Lo sportello SOS ha ricevuto anche richieste sui mutui «Per i quali c’è molta reticenza anche a Varese nel passaggio da un istituto all’altro» e per le finanziarie: «La prassi più diffusa è la cessione del quinto dello stipendio, al Movimento le persone si rivolgono quando passano da un posto di lavoro all’altro: un problema importante perchè se non si ottiene la certificazione del passaggio, la finanziaria blocca il credito e chiede il rientro immediato».

La parte più delicata sul credito la svolge invece lo sportello usura, che ha sede a Gavirate: «E’ uno sportello dedicato a privati e imprenditori: di solito da noi vengono piccoli artigiani in difficoltà. Anche per aiutarli ad entrare nel fondo governativo di prevenzione antiusura: noi possiamo dare il supporto necessario, anche se in realtà ci sono modelli sul nostro sito che permettono tranquillamente il fai-da-te»

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Pubblicato il 10 Luglio 2009
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