“Noi continueremo a tenere la porta aperta…”
Dopo l’articolo dell’assessore leghista sugli immigrati nasce il Comitato Gerenzano Accoglie
Riceviamo e pubblichiamo
Non più tardi di qualche settimana fa è stato distribuito, a tutte le famiglie di Gerenzano, il periodico dell’Amministrazione Comunale denominato “Filo diretto col Cittadino” in cui compare un articolo a firma del Sig. Cristiano Borghi, Assessore con delega alla Sicurezza, dal titolo “Noi abbiamo chiuso le porte ma molti Gerenzanesi le hanno riaperte”.
Il suddetto articolo ha provocato non solo l’indignazione di molte persone, anche al di fuori del paese (al riguardo è uscito prima un articolo sulla importante rivista online www.ilprimoamore.com e a catena su altri quotidiani nazionali online e cartacei), ma ha spinto alcuni gerenzanesi a incontrarsi e confrontarsi dando vita al Comitato Gerenzano Accoglie.
Il neonato Comitato non ha alcun colore politico e si prefigge l’obiettivo di favorire l’integrazione tra le diverse razze nel rispetto dei diritti umani e delle leggi, pertanto chiede all’assessore Borghi una assunzione di responsabilità e una spiegazione in merito al suo articolo dai toni oltremodo razzisti, nel quale non distingue minimamente gli immigrati irregolari e clandestini da quelli regolari e nel quale esprime concetti altamente lesivi della dignità umana e contro la costituzione e le leggi vigenti: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.” (Art. 3 della Costituzione)
Al proposito riteniamo opportuno citare il pensiero dei vescovi lombardi che recentemente si sono espressi dimostrando una certa preoccupazione sull’attuale tema dell’immigrazione e le nuove misure di sicurezza varate dal governo: “Sembra che la paura in qualche circostanza purtroppo non priva di ragioni, troppo spesso amplificata artificialmente, spinga a una reazione emotiva che non aiuta a leggere in verità il fenomeno della migrazione e ostacola la considerazione della dignità umana di cui ogni persona, anche quando migrante, è portatrice”.
Sempre per rispondere a Borghi, secondo gli stessi vescovi, straniero “non è sinonimo di pericolo o di delinquente”.
Inoltre non possiamo non citare l’enciclica di Papa Benedetto XVI da poco resa pubblica: “La migrazione va governata, come ogni fenomeno della globalizzazione, ma senza dimenticare i diritti umani. […] Il fenomeno, com’è noto, è di gestione complessa; resta tuttavia accertato che i lavoratori stranieri, nonostante le difficoltà connesse con la loro integrazione, recano un contributo significativo allo sviluppo economico del Paese ospite con il loro lavoro, oltre che a quello del Paese d’origine grazie alle rimesse finanziarie. […] Ogni migrante è una persona umana che, in quanto tale, possiede diritti fondamentali inalienabili che vanno rispettati da tutti e in ogni situazione”.
I componenti del Comitato conoscono bene la situazione gerenzanese e le difficoltà che comporta l’integrazione con altre razze, ma ritengono opportuno che sia sempre e comunque la legge a decidere chi è “buono” e chi è “cattivo”, non una singola persona con la semplice carica di “Assessore con delega alla sicurezza”, poiché nessuno può permettersi di essere al di sopra della legge.
Comitato Gerenzano Accoglie
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