Piste ciclabile della provincia pronte entro il 2010
Saranno completati e supereranno i 60 chilometri di lunghezza. Attenzione puntata sul tratto mancante della pista di Comabbio e lungo l’asta del fiume Olona
Appuntamento al 2010. Entro l’anno prossimo, infatti, i percorsi ciclopedonali realizzati dalla Provincia di Varese saranno completati e supereranno i 60 chilometri di lunghezza.
Dopo la recente inaugurazione del sottopasso di collegamento tra il percorso del Lago di Varese e quello che perimetra il bacino lacuale di Comabbio, i cantieri non si fermano. Ora l’attenzione si sposta sul tratto mancante della pista di Comabbio, dove la nuova amministrazione comunale sta completando l’iter burocratico funzionale a chiudere l’anello e lungo l’asta del fiume Olona, per allungare il già esistente tracciato fino a Castiglione.
«Già in questo momento abbiamo una patrimonio di percorsi ciclopedonali che ha pochi eguali in Italia per lunghezza, qualità e bellezza – ha dichiarato il presidente della Provincia di Varese Dario Galli – Villa Recalcati ha investito e continua a investire risorse e competenze in queste infrastrutture. Sempre più infatti la gente sceglie il turismo coniugato alla natura e alla cultura. Tutti aspetti che caratterizzano il nostro territorio e non è un caso che i tracciati già esistenti siano frequentati da moltissimi cittadini del Varesotto, ma anche da turisti che provengono soprattutto dal Nord Europa. Non ultimo, sulle nostre piste, si possono incontrare molti atleti internazionali e di differenti discipline sportive che hanno scelto Varese per la loro preparazione. Tornando poi al percorso della Valle Olona, credo che si tratti di un tracciato davvero suggestivo. Penso ad esempio al Castello di Fagnano, ma anche al Monastero di Cairate e a quello di Torba, all’area di Castelseprio, per poi arrivare a Castiglione, uno dei borghi più belli di tutta la provincia».
Il tracciato, inizialmente previsto, è stato poi modificato e migliorato, sia per non compromettere l’eventuale recupero dei binari della Valmorea, sia per consentire ai fruitori una maggiore sicurezza. Le modifiche apportate e curate dai tecnici di Villa Recalcati, non hanno comportato alcuna variazione della spesa prevista inizialmente. Il secondo tratto di pista sarà lungo circa 15 chilometri ai quali si aggiungono i 9 già realizzati, creando così un percorso ininterrotto che va da Castellanza a Castiglione.
Il nuovo tracciato è più razionale e impostato sul fondovalle con lievi pendenze e un limitato tratto su strade comunali a basso traffico (a Lonate Ceppino per 320 metri e a Gorla Minore per 80 metri). La pista è continua sarà dotata di attraversamenti ben segnalati e di segnaletica verticale ed orizzontale. Sono stati eliminati tutti i tratti sulle strade provinciali (percorsi promiscui su strada con gli altri mezzi) eliminando così percorrenze difficili da effettuare da famiglie con bambini al seguito. Il percorso lambisce il Monastero di Torba che insieme all’area Archeologica di Castelseprio e alla chiesa di S. Maria Foris Portas (di proprietà della Provincia di Varese) è candidata ad entrare nella lista del patrimonio dell’umanità dell’UNESCO e il Monastero di Cairate (di proprietà della Provincia di Varese) oggetto di interventi di ristrutturazione e risanamento conservativo – prossima sede del Comune di Cairate. Il percorso termina a Castiglione Olona, facilmente accessibile dalla pista dal ponte altomedioevale posto sull’Olona per visitare il centro storico (ampiamente e sapientemente sistemato con il contributo di Regione Lombardia e Provincia di Varese negli anni scorsi, i monumenti e la Colleggiata, il castello di Monteruzzo ecc;
L’intervento proposto in affiancamento (vedi intervento realizzato a Valmorea – Provincia di Como – foto sotto) prevede la realizzazione di un rilevato e la creazione della sede cilopedonale in spalmobit, in analogia a quanto già realizzato nel primo lotto. E’ prevista la creazione in ogni comune interessato, di una o più aree di sosta con panchine, cestini portarifiuti, portabiciclette, bacheche, tutte in legno. Inoltre a protezione degli utilizzatori, verranno posizionati steccati in legno lungo i tratti dove sono presenti scarpate.
«Far crescere il nostro patrimonio di piste ciclopedonali significa far crescere in tutti i cittadini l’amore per il nostro territorio – ha dichiarato l’assessore provinciale a Viabilità e Piste ciclopedonali Aldo Simeoni – Il nostro è un progetto ambizioso e che piace alla gente, per questo non ci siamo mai fermati, ma di anno in anno abbiamo sempre potenziato e migliorato i tracciati. Attorno al lago di Varese, una volta completato l’anello, l’abbiamo arricchito con aree di sosta, panchine, fontanelle, pannelli che illustrano la fauna e la flora presenti. Interventi che intendiamo fare anche sul resto dei tracciati. Salvo imprevisti, credo di poter dire agli amanti di questi percorsi che chiuderemo i cantieri in corso nel 2010».
Dopo la recente inaugurazione del sottopasso di collegamento tra il percorso del Lago di Varese e quello che perimetra il bacino lacuale di Comabbio, i cantieri non si fermano. Ora l’attenzione si sposta sul tratto mancante della pista di Comabbio, dove la nuova amministrazione comunale sta completando l’iter burocratico funzionale a chiudere l’anello e lungo l’asta del fiume Olona, per allungare il già esistente tracciato fino a Castiglione.
«Già in questo momento abbiamo una patrimonio di percorsi ciclopedonali che ha pochi eguali in Italia per lunghezza, qualità e bellezza – ha dichiarato il presidente della Provincia di Varese Dario Galli – Villa Recalcati ha investito e continua a investire risorse e competenze in queste infrastrutture. Sempre più infatti la gente sceglie il turismo coniugato alla natura e alla cultura. Tutti aspetti che caratterizzano il nostro territorio e non è un caso che i tracciati già esistenti siano frequentati da moltissimi cittadini del Varesotto, ma anche da turisti che provengono soprattutto dal Nord Europa. Non ultimo, sulle nostre piste, si possono incontrare molti atleti internazionali e di differenti discipline sportive che hanno scelto Varese per la loro preparazione. Tornando poi al percorso della Valle Olona, credo che si tratti di un tracciato davvero suggestivo. Penso ad esempio al Castello di Fagnano, ma anche al Monastero di Cairate e a quello di Torba, all’area di Castelseprio, per poi arrivare a Castiglione, uno dei borghi più belli di tutta la provincia».
Il tracciato, inizialmente previsto, è stato poi modificato e migliorato, sia per non compromettere l’eventuale recupero dei binari della Valmorea, sia per consentire ai fruitori una maggiore sicurezza. Le modifiche apportate e curate dai tecnici di Villa Recalcati, non hanno comportato alcuna variazione della spesa prevista inizialmente. Il secondo tratto di pista sarà lungo circa 15 chilometri ai quali si aggiungono i 9 già realizzati, creando così un percorso ininterrotto che va da Castellanza a Castiglione.
Il nuovo tracciato è più razionale e impostato sul fondovalle con lievi pendenze e un limitato tratto su strade comunali a basso traffico (a Lonate Ceppino per 320 metri e a Gorla Minore per 80 metri). La pista è continua sarà dotata di attraversamenti ben segnalati e di segnaletica verticale ed orizzontale. Sono stati eliminati tutti i tratti sulle strade provinciali (percorsi promiscui su strada con gli altri mezzi) eliminando così percorrenze difficili da effettuare da famiglie con bambini al seguito. Il percorso lambisce il Monastero di Torba che insieme all’area Archeologica di Castelseprio e alla chiesa di S. Maria Foris Portas (di proprietà della Provincia di Varese) è candidata ad entrare nella lista del patrimonio dell’umanità dell’UNESCO e il Monastero di Cairate (di proprietà della Provincia di Varese) oggetto di interventi di ristrutturazione e risanamento conservativo – prossima sede del Comune di Cairate. Il percorso termina a Castiglione Olona, facilmente accessibile dalla pista dal ponte altomedioevale posto sull’Olona per visitare il centro storico (ampiamente e sapientemente sistemato con il contributo di Regione Lombardia e Provincia di Varese negli anni scorsi, i monumenti e la Colleggiata, il castello di Monteruzzo ecc;
L’intervento proposto in affiancamento (vedi intervento realizzato a Valmorea – Provincia di Como – foto sotto) prevede la realizzazione di un rilevato e la creazione della sede cilopedonale in spalmobit, in analogia a quanto già realizzato nel primo lotto. E’ prevista la creazione in ogni comune interessato, di una o più aree di sosta con panchine, cestini portarifiuti, portabiciclette, bacheche, tutte in legno. Inoltre a protezione degli utilizzatori, verranno posizionati steccati in legno lungo i tratti dove sono presenti scarpate.
«Far crescere il nostro patrimonio di piste ciclopedonali significa far crescere in tutti i cittadini l’amore per il nostro territorio – ha dichiarato l’assessore provinciale a Viabilità e Piste ciclopedonali Aldo Simeoni – Il nostro è un progetto ambizioso e che piace alla gente, per questo non ci siamo mai fermati, ma di anno in anno abbiamo sempre potenziato e migliorato i tracciati. Attorno al lago di Varese, una volta completato l’anello, l’abbiamo arricchito con aree di sosta, panchine, fontanelle, pannelli che illustrano la fauna e la flora presenti. Interventi che intendiamo fare anche sul resto dei tracciati. Salvo imprevisti, credo di poter dire agli amanti di questi percorsi che chiuderemo i cantieri in corso nel 2010».
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Mastro SIM su Patentino obbligatorio per alcuni cani: la Lombardia vara la “save list”, ecco le razze coinvolte
Gloria Cerri su Patentino obbligatorio per alcuni cani: la Lombardia vara la “save list”, ecco le razze coinvolte
CarloP su Sanpietrini staccati e resti di gavettoni: allarme maleducazione al Parco Mantegazza di Varese
GrandeFratello su Sanpietrini staccati e resti di gavettoni: allarme maleducazione al Parco Mantegazza di Varese
Bustocco-71 su Dal 30 giugno al 14 agosto chiude il ponte di Oleggio, ecco le deviazioni pianificate
Felice su Il nuovo canile di Varese divide la politica: via Duno sì o no?
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.