Successo per la terza edizione di Artigiana
La manifestazione multi-evento con focus sull’eccellenza artigiana made in Lombardy ha animato le 12 province della regione nello scorso mese di maggio
Presentati oggi i risultati di Artigiana 2009, terza edizione della manifestazione multi-evento con focus sull’eccellenza artigiana made in Lombardy, che ha animato le 12 province della regione nello scorso mese di maggio.
Importanti i risultati in termini di affluenza e coinvolgimento del tessuto di imprese:
– 170 mila visitatori (raddoppiati rispetto al 2008);
– 3.600 studenti e 25 istituti scolastici protagonisti;
– 129 Enti Locali, associazioni di categoria, istituti scolastici e aziende private coinvolti (rispetto ai 90 del 2008) attivamente nella partnership organizzativa locale;
– 614 imprese direttamente coinvolte (+19%) negli eventi ed esposizioni. Una importante vetrina di mercato a contatto diretto con il pubblico.
«Dopo la prima edizione ed un secondo anno di importanti conferme – dichiara Domenico Zambetti, Assessore Artigianato e Servizi, Regione Lombardia -, i numeri ci dicono che Artigiana 2009 ha vinto la sua scommessa, raggiungendo la propria consacrazione. Nel corso di questi tre anni abbiamo ampliato le tematiche trattate nei singoli territori, abbiamo delocalizzato gli eventi in piccole realtà della provincia perché è anche nei comuni limitrofi ai capoluoghi che si sviluppa la cultura artigiana, abbiamo portato l’artigianato nelle piazze così come nei teatri, nei musei come nei padiglioni fieristici. Un evento che ha raggiunto la sua maturità e, al tempo stesso, una qualità di altissimo livello».
Interessanti inoltre le valutazioni dei visitatori che hanno segnalato grande apprezzamento verso la formazione ed i convegni di Artigiana 2009: è emersa quindi una domanda di specializzazione ed una grande attenzione ad un mestiere, quello artigiano, che è alla base di tantissime applicazioni e possibilità imprenditoriali. Agli eventi hanno partecipato non solo i giovani, ma il pubblico più presente è stato quello della fascia di età 36-55 molto attento al mondo del lavoro e ad opportunità di autonomia e specializzazione in lavori manuali magari non considerati prima nella propria carriera professionale.
«Regione Lombardia ed Unioncamere Lombardia, nei tre anni di sperimentazione del progetto, hanno fatto importanti sforzi economici per promuovere il valore dell’artigianato – afferma Emanuele Bertolini, Presidente della Camera di Commercio di Sondrio- , sostenere gli eventi ed il tessuto produttivo che spesso rimane nell’ombra ma è all’origine di bellissime storie di imprenditorialità di alta qualità e competitività anche a livello mondiale: tutto questo è Artigiana. L’importante e continuo dialogo con le Camere di Commercio locali ha permesso di creare un evento complesso ma collegato dal fil rouge dell’Artigianato dei Sogni, tema scelto per l’edizione 2009. Avere un sogno e lavorare per realizzarlo: è questa la sfida che ogni giorno i nostri artigiani affrontano e spesso vincono. La decisione di localizzare le manifestazioni nei luoghi di maggiore affluenza come piazze urbane e location alternative ai padiglioni fieristici ha garantito grande visibilità e partecipazione di pubblico. Abbiamo notato con orgoglio la presenza più attiva delle imprese, la diversità degli eventi che raccontano delle specificità dei territori ed una crescente sensibilità ai temi dall’eco sostenibilità».
«Il mondo artigiano raccoglie una straordinaria varietà di imprese e di storie di grande valore, imprenditori ed aziende che si mettono in gioco rappresentano un buon esempio di competizione in tempo di crisi – sostiene Antonio Mecca, in rappresentanza delle associazioni regionali dell’artigianato -. Artigiana è riuscita a creare un ulteriore ponte tra gli artigiani e i visitatori attraverso dimostrazioni, visite guidate ai laboratori, appuntamenti culturali e momenti di intrattenimento. Descrivere il mondo dell’artigianato lombardo implica raccontare le molte eccellenze del territorio, valorizzare la dimensione locale, la forza ed il protagonismo dei singoli attori e, nello stesso tempo, proporre un quadro di riferimento più ampio. Ogni mestiere non è standardizzato ma personale, fatto di precisione, competenza, passione e creatività».
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