Tagli nella scuola: Varese perde 425 posti, Como 342
La Flc Cgil fa il conto delle cattedre che salteranno per effetto della nuova legge che rivede gli organici
La FLC CGIL tira le somme sugli effetti che i tagli della legge provocheranno nell’organizzazione delle scuole varesine e comasche di ogni grado dal prossimo anno.
Tra organico di fatto e organico di diritto, nel varesotto “salteranno” 425 posti per quanto riguarda il personale docente: – 140 scuola secondaria secondo grado, -162 scuola secondaria primo grado e -123 scuola primaria. I tagli del personale ATA riguardano in totale 188 posti cosi ripartiti: –22 assistenti tecnici, –37 assistenti amministrativi e –129 collaboratori scolastici
Nel comasco, a settembre ci saranno 72 supplenze in meno nella scuola primaria, 68 posti di lavoro verranno a mancare nella secondaria di primo grado e 78 nelle superiori. Tra il personale ATA si conteranno 124 tagli. In tutto, si tratta di 342 lavoratori della scuola che a settembre andranno a rinfoltire la già nutrita schiera dei disoccupati.
«Purtroppo dietro questi numeri si celano donne e uomini che a settembre non avranno più un posto di lavoro – sottolinea Giacomo Licata, segretario FLC CGIL di Como – inoltre, rispetto all’organico di fatto (ulteriori cattedre assegnate dal ministero per coprire particolari esigenze di determinate scuole) è bene non farsi illusioni considerato che l’anno scorso furono soltanto 30 i posti complementari dell’organico di fatto, e che comunque la riforma Gelmini prevede ulteriori 5mila tagli sulle disponibilità da assegnare in organico di fatto».
«Drammatica poi la situazione delle cattedre di italiano nelle scuole medie – spiega il segretario di Varese Raimondo Parisi – : 40 delle 68 supplenze abolite nelle secondarie di secondo grado il prossimo anno competono infatti tale cattedra. A conferma del fatto che sono soprattutto ragioni di natura economica a guidare gli interventi del governo in materia di istruzione e non un disegno strategico di riforma del sistema scolastico, tagli così consistenti arrivano a fronte di un aumento della popolazione scolastica in Lombardia per il prossimo anno di 11.568 alunni e di una crescita delle richieste delle famiglie del tempo pieno e del tempo prolungato».
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