A Borsano i cittadini si organizzano e chiudono le strade
Nel popoloso rione bustese sono saltati i tombini e gli abitanti di via San Pietro hanno chiuso autonomamente un tratto di strada in attesa dei Vigili del fuoco
Il violento acquazzone che si è abbattuto questa mattina (lunedì) su Busto Arsizio ha messo in evidenza la buona auto-organizzazione dei cittadini del rione Borsano. Chi armato di stivali e scopettone e chi con le infradito ai piedi i borsanesi si sono messi all’opera per limitare i danni dovuti al sistema fognario andato in tilt. Un cittadino di via San Pietro ha addirittura chiuso autonomamente un intero tratto di strada per evitare che il continuo passaggio delle auto continuasse a far entrare acqua nei cortili che si affacciano sulla stretta via. Il fiume d’acqua che ha invaso il centro storico della frazione proveniva dalla vicina piazza Toselli dove i tombini sono saltati a causa del sovraccarico delle tubature: «Vede quel tombino? – fa cenno la commessa di un negozio che si affaccia sulla via – è saltato più di due ore fa ma qui non si è ancora visto nessuno. Il chiusino è caduto nel pozzetto e chiunque potrebbe finirci dentro». La stessa commessa ha posizionato due ceste bianche per segnalare la mancanza del chiusino. Fortunatamente, a parte qualche scantinato, i negozi sulla via non hanno subito danni ingenti. Sul posto è stato richiesto l’intervento della Polizia Locale che, in questi giorni, sta soffrendo doppiamente della mancanza di agenti anche perchè molti sono in ferie: «Purtroppo siamo sotto organico e non solo per le ferie agostane – fanno sapere dalla centrale – stiamo tuttavia cercando di intervenire ovunque sia possibile». Attorno alle 13 la situazione è migliorata a Borsano e gli abitanti di via San Pietro hanno riaperto la via al traffico. L’ottima organizzazione dei cittadini ha permesso di evitare il peggio.
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