Con Fernanda Pivano abbiamo scoperto il mondo
Il ricordo di Cesare Chiericati. Negli '70 la libreria Campoquattro e un manipolo di giovani cattolici organizzarono un incontro con l'intellettuale che portò in Italia la beat generation

Quella sera vi era anche un gran numero di giovani curiosi di incontrare una donna insolita e controcorrente nel panorama nazionale. Nell’ora dell’addio troppi sembrano infatti scordare che l’Italia uscita dalla seconda guerra mondiale era una provincia culturale che due decenni di fascismo avevano reso estranea a quanto stava maturando nel mondo. Questo fu il grande merito storico di Fernanda Pivano peraltro condiviso con molti altri intellettuali del primo dopoguerra, in primis Cesare Pavese suo insegnante al Liceo D’Azeglio di Torino.
Nella Varese dei Settanta che patì come e più di altre città l’esplosione terroristica, ci furono anche iniziative di quello spessore culturale promosse da un gruppo di giovani-adulti di area cattolica come Carlo Ballerio, Pierfrancesco Gianpaolo, Costante Portatadino, Nuccio Madera, Luciano Di Pietro, Rossana Chiodi e il sottoscritto.
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