Davide e Giuseppe, la montagna scritta nel loro destino
La bici e l'alpinismo erano le passioni che univano i due scalatori morti a Saas-Fee. Il ricordo degli amici e dei vicini
La passione per la mountain bike li aveva fatti conoscere, poi la vacanza in montagna e il tragico incidente. È tutto chiuso nell’appartamento di via Di Vittorio 24 a Vergiate. La famiglia di Davide Bassani (nella foto), la moglie Cristina e le figlie Debora, 21 anni studentessa, e Chiara, 9 anni, sono già partite per il Canton Vallese. La notizia della morte dell’alpinista è arrivata questa mattina quando ancora si credeva di poterlo rivedere tornare a casa sano e salvo. «Sapevamo che lo stavano cercando ma non avevamo capito la gravità dell’incidente – spiegano, increduli, i proprietari del negozio di ferramenta che sta proprio a fianco della casa -. Sono passati alcuni giorni dall’ultima volta che li abbiamo visti e ci hanno detto che sarebbero andati per una settimana in vacanza in montagna. Poi abbiamo appreso della disgrazia». Di Davide Bassani, i vicini di casa, non conoscevano la passione per la montagna ma solo quella per la bici, la sua compagna di sempre: «Appena tornava a casa dal lavoro – raccontano – si metteva in sella e partiva sulla sua mountain bike. Era il suo sport preferito, spesso partecipava e organizzava gare nella zona. Era una persona piena di vita».
«Sono sconvolta, conosco Davide da vent’anni – dice la donna che abita nell’appartamento di fronte a quello dei Bassani – Lui lavora a Golasecca ma vive qui da quando si è sposato. Quello che mi ha sempre colpito di lui è la vitalità, non aveva paura di nulla. Lo vedevamo sfrecciare sulla sua bici quasi tutti i giorni».
«Questa mattina ci hanno chiamato da Golasecca per chiederci come mai il negozio di parrucchiere di Davide (nella foto) era ancora chiuso. Avrebbe dovuto riaprire martedì e nessun cartello spiegava il motivo. Noi però eravamo ancora all’oscuro di tutto quanto è accaduto». Da molti anni infatti Bassani gestiva “Uomo 2000” il parrucchiere maschile del paesino sul Ticino. Lì sono in molti a conoscerlo.
Silvana Crugnola (nella foto) abita a pochi metri dal parrucchiere e insieme alla famiglia ha passato con Bassani il ferragosto a Courmayeur: "Faceva tante foto, e poi cucinava, scherzava, era sempre allegro. La moglie gli aveva chiesto di non portare la mountain bike, gliel’aveva fatto promettere, altrimenti sarebbe sempre andato in bicicletta sulla montagna. Io gli dicevo che era rischioso, con tutti gli incidenti che succedono, e lui sorrideva. E’ la mia passione, che ci posso fare, rispondeva, e poi ci faceva vedere tutte le cime che avrebbe voluto fare. Tornerò perchè devo andare lì, lì e lì".
Sul negozio di parrucchiere c’è scritto che riapre martedì 25 agosto. «Quando ho visto che era chiuso – racconta Silvana Crugnola – mi sono preoccupata, dovevamo vederci martedì, ci doveva portare le foto di ferragosto, ho cercato la moglie e non l’ho trovata, poi ho chiamato i genitori a Besnate e mi hanno dato la notizia».
Giuseppe Picone, detto "Beppino", era iscritto dal 1977 al Cai di Varese, una lunga esperienza e una forte e radicata passione per la montagna. Imprenditore a Gallarate, viveva il paese poco: si alzava, andava al lavoro e poi tornava la sera. La domenica passava al bar di mattina prima di andare in bicicletta. Era padre di due figli, da poco in società con lui nella produzione di componenti elettroniche per macchinari tessili, ed era legatissimo alla famiglia e alla moglie. Di lui ha un vivido ricordo l’assessore provinciale Bruno Specchiarelli, coscritto di Giuseppe Picone, con la moglie molto addolorato per la scomparsa del concittadino: «Conoscevo anche Davide Bassani – commenta Specchiarelli – la passione per la bici e la montagna li ha uniti in vita e fino alla morte».
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