Inquinamento da ozono, situazione critica in pianura
Le città della Lombardia e - in generale - della Pianura Padana, guidano la classifica dell'inquinamento estivo. Quattro centri in provincia di varese nella classifica
Le città della Lombardia e – in generale – della Pianura Padana, guidano la classifica dell’inquinamento estivo, quello dovuto all’insidioso ozono che si forma quando i raggi del sole incocciano nei gas inquinanti emessi dalle fabbriche e dal traffico.
Anche nei giorni della pausa ferragostana, a fabbriche chiuse e caldaie ovviamente spente, le emissioni da traffico sono risultate più che sufficienti per fare impennare i valori di ozono nella conca padana, e i dati di questi giorni di cielo sereno e calma di vento sono particolarmente preoccupanti per i centri della cintura milanese: anche ieri molti centri del Milanese e dell’area pedemontana hanno fatto registrare superamenti della soglia di informazione della popolazione e in alcuni casi, come a Vimercate, si è raggiunto il valore della soglia di allarme pari a 240μg/m3 di ozono. Il dossier pubblicato oggi da Legambiente (www.legambiente.eu) parla chiaro: tutti i capoluoghi di provincia lombardi, con l’eccezione di Como, sono già abbondantemente oltre la soglia dei 25 giorni annui di superamento dei valori guida (120 microgrammi per metro cubo) per la salute umana raccomandati dalla UE, con Lecco che guida la classifica con ben 62 giornate di superamento dall’inizio del 2009.
In questi giorni però non sono i capoluoghi di provincia, svuotati dai cittadini trasformatisi in vacanzieri, a preoccupare maggiormente: qui l’ozono ha mantenuto valori alti ma senza ‘sforare’, mentre i centri della cintura metropolitana, maggiormente interessati da importanti arterie stradali, sono quelli in cui l’aria è più irrespirabile, sia per il caldo afoso riverberato dal troppo cemento e asfalto, sia, appunto, per l’ozono, gas responsabile di irritazione delle vie respiratorie che contribuisce a peggiorare lo stato di salute di asmatici e bronchitici. In provincia di Varese sono 4 i centri che hanno superato ampiamente la soglia dei 120 microgrammi per metro cubo: in testa Busto Arsizio con 210 seguita da Saronno (197), Ferno (192) e Gallarate (185).
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