Al Museo Baroffio: visita alla collezione moderna e al terrazzo panoramico
Il piccolo Museo del Sacro Monte presenta la collezione d’arte più recente con un occasione per il pubblico di godere del panorama
Il Museo Baroffio e del Santuario del Sacro Monte sopra Varese propone martedì 22 e giovedì 24 settembre una visita guidata interamente dedicata alle opere ospitate nella sezione d’arte sacra contemporanea: un percorso alla scoperta di una parte significativa dei sessanta dipinti, disegni, sculture, ceramiche, smalti esposti in questa sala moderna che, con il suo carattere monografico mariano, interrotto come unica eccezione dal Volto di Cristo di Georges Rouault, si pone in continuità ideale con la tradizione artistica che ha conosciuto tante stagioni felici sul monte dedicato alla Vergine.
La sezione moderna è stata fortemente voluta da mons. Pasquale Macchi – alla cui iniziativa si deve la decisione di restaurare e ampliare il Museo, a coronamento degli importanti interventi conservativi da lui promossi al Sacro Monte – che dedicò passione ed energia alla costituzione della Collezione di Arte Religiosa Moderna dei Musei Vaticani, inaugurata nel 1973.
Alcuni artisti sono legati alla storia recente del luogo: Floriano Bodini, il cui Monumento bronzeo a papa Paolo VI dal 1986 accoglie i pellegrini al termine della via sacra; Renato Guttuso che con l’amico pittore Amedeo Brogli, rappresentato anch’egli in Museo, dipinse La Fuga in Egitto accanto alla Terza Cappella; Enrico Manfrini, autore dell’Annunciazione in santuario presso l’altare con l’Adorazione dei Magi di cui il Museo custodisce il bozzetto; Trento Longaretti al quale si devono le quattordici stazioni della Via Crucis e la grande vetrata della Chiesa dell’Annunciata che è accanto al monastero. Nella sala moderna compaiono opere di artisti stranieri, come Henri Matisse, Bernard Buffet o Ivan Meštrovic, che convivono accanto ad artisti varesini di nascita o d’adozione come Angelo Frattini, Giuseppe Montanari, Oreste Quattrini, Vittorio Tavernari. E ancora Aldo Carpi, Silvio Consadori, Luigi Filocamo, Lello Scorzelli – alcuni degli artisti più amati da papa Paolo VI, di cui monsignor Macchi fu segretario – Luciano Minguzzi, Mario Radice, Mario Sironi, Aligi Sassu ed altri ancora.
Su prenotazione la visita potrà essere ripetuta in altri giorni e orari per gruppi anche poco numerosi (min. 8/max 20 partecipanti).
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