AlCobas Cub verso lo sciopero dei lavoratori Sea
In una nota si legge che "il sindacato chiede un incontro presso le sedi delle Prefetture di Milano e Varese, oppure congiunto, entro tempi di legge per poter espletare la 2° fase di raffreddamento"
Il sindaco AlCobas Cub ha aperto la seconda fase di raffreddamento e conciliazione ai sensi della legge 146 e successive modifiche. Passo indispensabile verso lo sciopero: «Il sindacato chiede un incontro presso le sedi delle Prefetture di Milano e Varese, oppure congiunto, entro tempi di legge per poter espletare la 2° fase di raffreddamento», si legge in una nota dell’AlCobas Cub. Tra le motivazioni «l’utilizzo da parte di Sea, simultaneamente della mobilità, della cassa in deroga, degli straordinari e dei mancati riposi ed in considerazione del prolungamento della cigs anche oltre il marzo 2010; le condizioni di lavoro dei settori vitali, in cui i lavoratori sono costretti ad operare regolarmente sotto organico, con la conseguenza dell’aumento dei carichi di lavoro e spesso con attrezzature inadeguate; la decisione di Sea di obbligare il personale ad orari mai concordati, con l’assegnazione di turni ed orari distribuiti in modo discriminatorio, con la conseguenza di evidenti differenze retributive tra i lavoratori; in Sea Handling, non vengono rispettate le proporzioni tra lavoratori part-time e full-time prevista dal contratto nazionale, nonostante le numerose richieste dei lavoratori; le palesi discriminazioni sugli orari tra lavoratori, con lavoratori costretti a rinunciare alla pausa pranzo; la decisione della direzione di Sea di non tutelare i lavoratori a ridotte capacità lavorative, con il solo scopo di costringerli o a lavorare in condizioni non idonee al loro stato di salute o all’auto licenziamento; la decisione di Sea di utilizzare sistematicamente la politica dei provvedimenti disciplinari per imporre scelte non concordate con le organizzazioni sindacali; il mancato riconoscimento professionale alle lavoratrici dell’area 1». L’AlCobas Cub «chiede un incontro urgente, secondo le normative vigenti, al fine di attivare le procedure di raffreddamento e di conciliazione ai sensi della legge 146/90 e successive modifiche».
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