Luigi Orrigoni: la storia di un uomo
Esce sabato, con la Prealpina, il libro che ricorda la storia del popolare imprenditore scomparso nel febbraio dello scorso anno. Le testimonianze del figlio Paolo, di Roberto Ferrario e tanti altri protagonisti della vita varesina
Luigi Orrigoni aveva voluto con convinzione arricchire le iniziative editoriali. Era così nata una collana Varesini illustri per Macchione editore.
Da sabato sarà in edicola l’ultimo di questi volumi e il protagonista assoluto, a un anno e mezzo dalla sua scomparsa, sarà lui. Il libro sarà venduto insieme con La Prealpina. Scritto da Gianni Spartà, si apre con un contributo di Roberto Ferrario che ricorda l’uomo, l’amico. "Quello che mi ha sempre colpito ed affascinato di Luigi, – racconta il patron del quotidiano locale, – era il suo modo altruista di vivere la vita. Sempre vicino alle esigenze del prossimo, sempre pronto a donare al fine di realizzare un’opera, senza mai chiedere nulla in cambio".
Spartà nel suo lavoro ripercorre le tappe della vita di Luigi Orrigoni. Con delicatezza ne racconta le intuizioni, le scelte sia professionali che private. Emerge la statura di un uomo che ha creduto molto nelle sue attività, ma che non si è fermata alla mera visione imprenditoriale. Si è fatto prossimo, ha ascoltato e si è impegnato per la propria terra. A partire dalla sua Castronno di cui è stato anche vicesindaco, e via via in tante altre situazioni. Amava ripetere che "non è importante solo fare bene, ma anche fare del bene, essere buoni". Colpisce così leggere le tante testimonianze raccolte da Riccardo Prando alla fine del volume. Ma quella più dolce, più intensa è quella di suo figlio Paolo. "È splendido poter ricordare mio padre come modello a cui ispirarsi, non solo e non tanto per quello che ha costruito, ma per come lo ha portato avanti, coinvolgendo l’anima e la mente di chi gli è stato vicino, creando passione per quello che stiamo facendo ancora oggi".
E quell’oggi arriva a una festa di compleanno significativa perla creatura di Luigi Orrigoni. La sua Tigros compie trenta annie, insieme a tante iniziative, regalo più bello non poteva esserci di un libro che lo ricordasse.
Il racconto delle imprese di Orrigoni in alcuni momenti si addolciscono con alcune immagini di vita familiare, dove le figure della moglie Augusta e delle due figlie Manuela e Maria Veronica e del figlio Paolo diventano protagoniste con lui.
Spartà chiude il suo lavoro scrivendo "quanti esempi, nella vita quotidiana di Luigi, di come se è vero che il successo rende simpatici, è anche vero che lo si può trasformare da risorsa individuale in bene comune". E di questo Orrigoni è stato capace.
La sua impresa continua e oltre alla crescita delle sue Tigros, si arricchisce delle attività della Fondazione a lui intitolata. Un progetto nel segno proprio dell’attenzione agli altri.
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