Piano urbano del traffico, per il Pd è il libro dei sogni
Ripassa in commissione il piano che dovrebbe ridisegnare la circolazione in città in attesa di essere approvato dal consiglio comunale. Berteotti lo boccia e chiede interventi rapidi mentre Cislaghi (gruppo misto) organizza un incontro pubblico
Il Piano urbano del traffico (Put) torna in commissione ambiente a più di un anno dalla presentazione alla stampa e a qualche giorno dalla chiusura del termine per presentare le osservazioni (8 ottobre). L’assessore alla partita Luciano Lista ha presentato con la società Tau i punti principali d’intervento del Piano che dovrebbe ridisegnare la circolazione di auto, pedoni e velocipedi in città. I punti principali d’intervento prevedono l’inserimento di numerose rotatorie sia sul ring attorno al centro storico che sul viale Duca d’Aosta oltre all’auspicio di creare una vera e propria circonvallazione attorno al centro. Nel piano si richiede anche di aumentare e migliorare la segnaletica in città per i mezzi commerciali che la attraversano.
Il piano attende ora di essere approvato in consiglio comunale ma dalle opposizioni iovono le critiche. Per Mario Cislaghi è mancata principalmente la comunicazione alla cittadinanza «alla quale si chiede di presentare le osservazioni senza che nessuno abbia spiegato come e dove cambierà la circolazione. Per questo ho promosso un incontro per i cittadini dei quartieri San Giuseppe, Beata Giuliana, Santi Apostoli, Sant’Anna e Redentore che si terrà alla casa parrocchiale del Redentore in via Guido D’Arezzo 18/A il prossimo 21 settembre alle 20,45». Per Alessandro Berteotti del Pd il piano urbano del traffico è «un libro dei sogni per realizzare il quale lo stesso assessore sa già che non ci sono le risorse. Per questo chiedo di scendere con i piedi per terra e di individuare quali siano gli interventi urgenti e realizzabili nell’immediato. Questo piano andrebbe rifatto ogni due anni ma l’assessorato in due anni è riuscito a malapena a portarlo all’approvazione del consiglio comunale. Infine non tiene minimamente in considerazione pedoni e ciclisti (le vere vittime della strada) oltre che snobbare le periferie concentrandosi sul centro e sull’area industriale».
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