A Brescia l’assemblea Cgil Lombardia
si terrà mercoledì 4 novembre alle ore 9,30 al Palabrescia, in via S. Zeno 168 a Brescia, in preparazione della manifestazione nazionale di Roma del 14 Novembre prossimo
“Contrastare la crisi e rinnovare i contratti: un binomio inscindibile a difesa dell’occupazione, dei diritti e dei redditi”: sarà questa la parola d’ordine dell’Assemblea regionale delle delegate e dei delegati, delle pensionate e dei pensionati della Cgil Lombardia che si terrà mercoledì 4 novembre alle ore 9,30 al Palabrescia, in via S. Zeno 168 a Brescia, i n preparazione della manifestazione nazionale di Roma del 14 Novembre prossimo.
L’assemblea, che si concluderà nel primo pomeriggio, sarà aperta da Nino Baseotto, Segretario Generale della CGIL Lombardia, e conclusa da Susanna Camusso , Segretario della CGIL Nazionale.
L’incontro si svolge in uno dei territori più colpiti dalla crisi, e ha, ancora una volta, l’obiettivo di sottolineare come questa colpisca duramente la nostra Regione : 179 milioni di ore di cassa integrazione e oltre 250 mila lavoratori coinvolti, aumento delle chiusure aziendali, crescita di disoccupazione e licenziamenti.
Per questo, sabato 24 ottobre la Cgil Lombardia , insieme ad altre associazioni, ha organizzato a Milano la "marcia per il lavoro", a sostegno delle proposte per battere la crisi, per l’occupazione e il welfare, alla quale hanno partecipato circa 50mila persone.
Le iniziative di questi mesi hanno lo scopo di sollecitare il Governo e le istituzioni locali a dare risposte: la ripresa reale dell’economia, che per ora non si intravede e che sarà comunque lenta e complicata, deve essere favorita e accompagnata da misure innovative, utili ai lavoratori e alle lavoratrici, oltre che al sistema delle imprese.
I dati forniti dall’Istat sui redditi delle famiglie confermano che la povertà aumenta anche nella “ricca” Lombardia, cresce l’incertezza sulla situazione economica del Paese e le persone sono sole davanti alla crisi, mentre il Governo non sta facendo quanto necessario per sostenere le fasce più deboli. E’ necessario un deciso intervento sulla fiscalità e a difesa dei redditi.
Le misure attuate dal Governo in questi mesi con gli accordi separati vanno invece in ben altra direzione: quella di ridurre i diritti e il salario delle lavoratrici e dei lavoratori, aumentare le disuguaglianze, non sostenere i redditi da lavoro dipendente e da pensioni.
Bisogna riportare il lavoro e la contrattazione al centro della scena: lo sanno bene le lavoratrici e i lavoratori meccanici, che stanno scontando il peso della firma separata sul loro contratto nazionale, senza nemmeno poter esprimere il giudizio e il parere su quanto sottoscritto.
Così come la firma dell’accordo separato sulle regole della primavera scorsa, produce oggi le tante difficoltà nei rinnovi contrattuali. Per questo il rinnovo dei contratti, la democrazia, la difesa dell’occupazione contro i licenziamenti e il contrasto alla crisi sono per la Cgil elementi inscindibili.Su queste centralità la Cgil, che sta presidiando dal 21 ottobre le piazze romane con delegazioni delle aziende in crisi da tutte le Regioni, continuerà la propria mobilitazione in vista della grande manifestazione nazionale a Roma il 14 novembre.
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