Abbattuta la villa Liberty
Per la Sovrintendenza ai beni culturali non vi da porre alcun vincolo e la proprietà ha fatto arrivare in cantiere le ruspe. Bambi Lazzati: «Nemmeno la guerra l'aveva abbattuta»
Iniziata la demolizione di villa Bianchi. Nelle ultime ore sarebbe arrivata la “sentenza” della Sovrintendenza ai beni culturali: nessun vincolo artistico per la villa liberty. La proprietà ha quindi fatto procedere le ruspe e quindi l’abbattimento della struttura che lascerà il posto a un complesso immobiliare. Qualche speranza per il salvataggio della casa era arrivata qualche settimana fa quando la stessa sovrintendenza, dopo le polemiche e le attenzioni sollevate da una visita di Vittorio Sgarbi, aveva fatto sospendere i lavori al cantiere in attesa di prendere una ulteriore decisione. Infatti già in passato la Sovrintendenza non aveva posto alcun vincolo, limitandosi a qualche osservazione al progetto. Poi l’interessamento del sindaco Matteo Bianchi a una mediazione con la proprietà.
Da giovedì mattina, dopo la decisione dei Beni culturali, è cominciata la demolizione che ha di fatto annullato qualsiasi possibilità di recupero della villa.
«Purtroppo oggi non posso che essere sconsolato – spiega il sindaco di Morazzone Matteo Bianchi – perché avevamo intrapreso una battaglia supportata anche da Vittorio Sgarbi per avere il vincolo sulla palazzina. Le nostre richieste purtroppo non sono andate a buon fine e sono molto dispiaciuto: in questo momento posso solo promettere, come ho già fatto in consiglio comunale, che cose del genere non si ripeteranno. Abbiamo già preso provvedimenti per il piano urbano che entrerà in vigore la prossima primavera: nel piano ci saranno vincoli su una dozzina di edifici di pregio per i quali verrà esclusa la possibilità di abbattimento».
Così Bambi Lazzati, ex proprietaria della Villa: «Nemmeno la guerra l’aveva abbattuta. Ci hanno pensato gli uomini in tempo di pace».
«Purtroppo oggi non posso che essere sconsolato – spiega il sindaco di Morazzone Matteo Bianchi – perché avevamo intrapreso una battaglia supportata anche da Vittorio Sgarbi per avere il vincolo sulla palazzina. Le nostre richieste purtroppo non sono andate a buon fine e sono molto dispiaciuto: in questo momento posso solo promettere, come ho già fatto in consiglio comunale, che cose del genere non si ripeteranno. Abbiamo già preso provvedimenti per il piano urbano che entrerà in vigore la prossima primavera: nel piano ci saranno vincoli su una dozzina di edifici di pregio per i quali verrà esclusa la possibilità di abbattimento».
Così Bambi Lazzati, ex proprietaria della Villa: «Nemmeno la guerra l’aveva abbattuta. Ci hanno pensato gli uomini in tempo di pace».
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