Ecco la relazione integrale dell’assessore Tomassini

Riconosciamo che sia importante fare chiarezza sui contenuti e sul metodo di lavoro per cercare di arrivare alla soluzione migliore per tutti

Nella Giunta del 21 u.s. è stata deliberata la proposta per il Consiglio Comunale in merito alla “Riorganizzazione Rete Scolastica Scuole Primarie e Secondarie di primo grado del Comune di Varese. Verticalizzazione” scindendo, così, anche alla luce della spiacevole situazione che si è venuta a creare, in due provvedimenti la trattazione dei temi oggetto di attenzione: verticalizzazione degli istituti scolastici e razionalizzazione degli edifici scolastici.
Riconosciamo che sia importante fare chiarezza sui contenuti e sul metodo di lavoro per cercare di arrivare alla soluzione migliore per tutti.
Per quanto riguarda i contenuti, distinguiamo tra verticalizzazione e razionalizzazione dei plessi.
Intendiamo rispettare normative e indicazioni ministeriali, procedendo alla verticalizzazione che ha essenzialmente impatto sulle dirigenze scolastiche e sulla organizzazione degli Istituti Comprensivi, come richiesto dalla legge 97.
 Al di là dei benefici organizzativi ed amministrativi che un Istituto Comprensivo offre al territorio, questo modello di organizzazione scolastica merita attenzione prima di tutto per i vantaggi pedagogici, educativi e didattici che può attivare.
Diversa è la questione della razionalizzazione dei plessi che sta creando tante preoccupazioni.
Razionalizzare i plessi è una esigenza largamente condivisa in base a criteri di buon senso e buona amministrazione. Si tratta, infatti, di usare al meglio le risorse (per altro scarse) evitando di disperderle in mille rivoli, al fine di reinvestire sempre nella scuola i miglioramenti ottenuti in termini di efficacia ed efficienza della spesa con l’intento non solo di migliorare la qualità della formazione, ma anche la qualità dei fabbricati e degli spazi entro cui i nostri ragazzi trascorrono buona parte della giornata; spazi adatti alle esigenze della didattica, ma anche accoglienti e confortevoli. Senza trascurare la sicurezza; troppi fatti recenti, per fortuna non a Varese, non possono non indurre ad una seria riflessione e ad una seria azione di prevenzione.
Questo è lo spirito con cui abbiamo affrontato questo tema ben sapendo che si sarebbe proceduto su un campo minato per le tante esigenze , le tante aspettative, i tanti problemi che ruotano anche attorno alla scuola
Purtroppo, nel corso di queste settimane, è emerso un clima di confusione e incertezza a causa del susseguirsi di varie proposte. Ci dispiace se per la ristrettezza di tempo, si sia verificata carenza di confronto e di dialogo.
Non ho problema o remore, con l’onestà intellettuale con cui cerco di contraddistinguere il mio impegno amministrativo, ad esprimere il mio personale rammarico per la situazione che si è venuta a creare nel mondo scolastico.
Colgo l’occasione, questa sera, per riaffermare la massima attenzione nei confronti di tutte le componenti della scuola e, in particolare, delle famiglie che più di tutte hanno subito questo disagio. E assicuro, fin da ora, il massimo impegno a trovare soluzioni con chi quotidianamente vive i problemi della scuola; scuola che, come tutti sapete, da sempre è stato il mio mondo professionale e verso la quale ancora oggi, anche se in un altro ruolo, dedico tutto il mio impegno per far sì che sia, insieme alle famiglie, il vero punto di riferimento per la formazione e la crescita dei nostri ragazzi. Soluzioni, quindi, che sappiano conciliare le esigenze di famiglie, studenti e insegnanti con le aspettative della amministrazione cittadina.
 
Con quali metodi realizzare questi obiettivi?
Questa Giunta ha cercato sempre di ascoltare il territorio ma, l’urgenza delle scadenze che all’inizio ci era stata segnalata (ma che ora, invece, i livelli istituzionali superiori dicono non essere più cogente) non ha concesso la possibilità di prevedere una fase preliminare di confronto più ampia di quanto sia stato fatto, fase che, probabilmente, sarebbe stata utile per meglio comprendere insieme lo spessore del problema e le possibili soluzioni.
Ci dispiace che si sia creata questa tensione che certamente non era nostra intenzione provocare.
. La Giunta, data la spiacevole situazione verificatasi, ha opportunamente ritenuto di approfondire il tema e nei prossimi giorni darà l’avvio ad un ragionamento con un metodo più partecipativo che dia possibilità di dibattito e confronto pur rispettando i tempi che consentano comunque di tener presente gli obiettivi amministrativi, non solo di efficiente utilizzo del patrimonio immobiliare scolastico, ma anche di coordinamento con la pianificazione territoriale urbanistica ed edilizia. Sarà dunque prevista anche una riflessione sul tema scuola collegata al lavoro di preparazione del Piano Generale del Territorio. (PGT).
In tale ottica verrà riservata attenzione alle osservazioni che perverranno a sostegno delle scelte future, quanto più possibile condivise.
Daremo, dunque, piena attuazione ad un metodo di lavoro fondato sul dialogo con il territorio, a partire dal lavoro già svolto finora dagli uffici e dall’amministrazione. Senza dimenticare, altresì, il lavoro di analisi e valutazione già svolto con i consiglieri che hanno partecipato agli incontri sulla tematica e senza sottovalutare le interlocuzioni costruttive avute con taluni comitati e con gli Organi Scolastici provinciali e regionali.
Intenzione, però, è quella di non voler imporre visioni unilaterali; in tal senso chiediamo la disponibilità e la collaborazione, in modo che si possano sostenere insieme obiettivi legati al bene comune.
L’auspicio è che si realizzi una visione strategica di scelte amministrative considerando le scuole come una componente del tessuto cittadino da collocare in un’ ottica d’insieme per lo sviluppo della città.
Intendiamo avviare questo lavoro al più presto dotandolo di strumenti idonei che verranno proposti quanto prima in sede di Giunta. Sarà nostra cura valorizzare il valido apporto del Consiglio Comunale.
Ci auguriamo, in questo modo, che si possa inaugurare una nuova fase caratterizzata da un lavoro comune sempre nell’interesse della città.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Ottobre 2009
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