Edward Hopper in mostra a Palazzo reale: una visita per adulti e bambini
Rimarrà aperta sino al 31 gennaio la personale che abbina disegni, cinema e teatro. Percorsi dedicati ai bambini e prezzi ridotti per le famiglie

Sono le novità annunciate dall’assessore alla Cultura di Milano Massimiliano Finazzer Flory in occasione della presentazione della mostra “Edward Hopper”, in programma a Palazzo Reale da oggi, mercoledì 14 ottobre, al 31 gennaio 2010.
La mostra presenta oltre 160 opere, tra cui celebri capolavori come Summer Interior (1909), Pennsylvania Coal Town (1947), Morning Sun (1952), Second Story Sunlight (1960), A Woman in the Sun (1961) e diversi quadri mai esposti, come la bellissima Girlie Show (1941). Il percorso espositivo attraversa tutta la produzione di Hopper e tutte le tecniche di un artista considerato oggi un grande classico della pittura del Novecento.
Per la tappa milanese il Comune ha promosso alcune iniziative rivolte alla famiglia. A partire dalla “family line”, una linea preferenziale per le famiglie che vedranno ridotti i tempi di attesa. I nuclei familiari, inoltre, potranno usufruire di un biglietto ridotto. Una famiglia di tre persone, per esempio, pagherà 19.50 euro e lo sconto crescerà a seconda del numero di bambini presenti. Tutte le domeniche mattina, alle 10.30, verranno organizzate visite animate gratuite per bambini.
Apertura straordinaria il sabato sera, quando la mostra chiuderà alle 22.30, mentre in pausa pranzo, dalle 13.00 alle 14.30, biglietto ridotto per tutti.
Cinema e teatro saranno protagonisti degli eventi collegati alla mostra, con un ciclo di letture e una rassegna di film dedicati agli Stati Uniti proiettati al Cinema Gnomo.
LA MOSTRA: SETTE SEZIONI IN ORDINE TEMATICO E CRONOLOGICO
Suddivisa in sette sezioni, seguendo un ordine tematico e cronologico, l’esposizione italiana ripercorre tutta la produzione di Hopper, dalla formazione accademica agli anni di studio a Parigi, fino al periodo “classico” e più noto degli anni ‘30, ‘40 e ’50, per concludere con le grandi e intense immagini degli ultimi anni. Il percorso prende in esame tutte le tecniche predilette dall’artista: l’olio, l’acquerello e l’incisione, con particolare attenzione all’affascinante rapporto che lega i disegni preparatori ai dipinti: un aspetto fondamentale della sua produzione fino ad ora ancora poco considerato nelle rassegne a lui dedicate.
Le prime sezioni “Autoritratti”, “Formazione e prime opere. Hopper illustratore” e “Hopper a Parigi” illustrano un gruppo di promettenti autoritratti, le opere del periodo accademico e quindi gli schizzi inondati di luce e le opere del periodo parigino, come il dipinto Soir Bleu (1914). La sala dedicata a “La definizione dell’immagine: Hopper incisore”, con capolavori fra cui Night Shadows (1921) e Evening Wind (1921), mette in evidenza la sua tecnica elegante e quel “senso di incredibile poten¬zialità dell’esperienza quotidiana” che riscuote grande successo e che segna l’inizio di una felice carriera.
In mostra anche un importante apparato fotografico, biografico e storico, in cui viene ripercorsa la storia americana dagli anni ’20 agli anni ’60 del XX secolo: la grande crisi, il sogno dei Kennedy, il boom economico. Un’occasione per capire meglio anche la nuova crisi di oggi e l’America di Barack Obama.
Percorsi didattici
Francesca Valan ha allestito un interessante percorso didattico rivolto ai bambini e ai ragazzi (5-14 anni) in visita alla mostra. Per chi vorrà seguire le tappe del processo creativo di Hopper, sarà a disposizione all’ingresso un bellissimo taccuino che riproduce in scala quello utilizzato dall’artista, con tutte le indicazioni per avventurarsi nel suo mondo. I più piccoli (2-5 anni) accompagnati dai genitori potranno invece cimentarsi in una divertente caccia al tesoro seguendo le indicazioni su alcune speciali cartoline.
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