Il disagio psichico nei giovani: un corso per capire e prevenire
Da lunedì 19 ottobre un corso del servizio di neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza dell'azienda ospedaliera bustese: si parlerà di depressione, abusi, sostanze
L’adolescenza è certamente un’età critica durante la quale, in alcuni casi, i ragazzi manifestano un disagio che assume diverse forme di espressione, che vanno dai disturbi alimentari all’uso di alcool e droghe, dai fallimenti scolastici ai comportamenti antisociali fino ad arrivare a disturbi depressivi e a comportamenti psicotici. La letteratura scientifica evidenzia che in età evolutiva i disturbi neuropsichici si manifestano nel 20% circa della popolazione e nel 4% dei casi si verifica l’accentuazione delle normali crisi evolutive. Dati, questi che danno le proporzioni di un fenomeno che è in aumento anche in provincia.
Per approfondire tale tematica il Servizio di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza dell’Azienda Ospedaliera di Busto Arsizio, che comprende i nuclei operativi di Busto Arsizio, Tradate, Saronno e della Valle Olona, diretto dalla dott.ssa Maria Grazia Brumana, ha organizzato un corso (h 9.15- 13.00, Aula Suor Bianca) riservato agli operatori di settore dal titolo “Normalità e patologia” in programma lunedì 19 ottobre nel presidio bustocco. A questo evento ne seguirà un secondo dal titolo “Il lavoro clinico” in calendario lunedì 16 novembre (h. 9.15-13.00, aula Suor Bianca). Relatrice sarà Dott.ssa Eugenia Pelanda, psicologa e psicoterapeuta, presidente dell’Associazione Area G e direttore scientifico della Scuola di Psicoterapia ad orientamento psicoanalitico per adolescenti e adulti di Milano.
L’incontro formativo è la prima di una serie di iniziative inserite nel progetto regionale “La presa in carico dell’adolescente con disagio psichico”, a cui partecipano anche l’Azienda Ospedaliera di Varese (capofila) e quella di Gallarate. Il progetto prevede anche lo sviluppo della rete dei Servizi sul territorio che si occupano a vario titolo di questa fascia d’età.
“Questi incontri – spiega la dott.ssa Maria Grazia Brumana– possono costituire un primo momento di confronto e condivisione dei presupposti culturali e clinici per la messa in atto del progetto regionale. Anche a fronte di un aumento del numero di pazienti che i servizi di Neuropsichiatria hanno registrato negli ultimi anni. Nel Servizio del presidio di Busto Arsizio, per esempio, nell’ultimo anno sono affluiti 117 ragazzi di età compresa tra 12 e 18 anni, a fronte dei 92 dell’anno precedente. Ciò significa, in questo caso, un aumento percentuale del 27 %. Va tenuto peraltro presente che solo una parte dei ragazzi in situazione di disagio psicologico arriva alle strutture sanitarie specializzate”.
Ma quali le cause dell’aumento del disagio psichico tra i giovani? “L’incremento – prosegue la dott.ssa Brumana – è legato a fattori biologici, psicologici, relazionali e sociali. L’età dell’esordio della pubertà si è abbassata, ad esempio. Inoltre, sono cambiati sia i valori sociali di riferimento sia i ruoli all’interno della famiglia e non è da trascurare l’influenza della crescente insicurezza sperimentata dagli adulti.
Come previsto anche dal progetto regionale, dunque, è necessario potenziare la rete per dare risposte immediate e diversificate per fornire al minore e alla sua famiglia strumenti per individuare e affrontare il disagio prima che diventi patologia”.
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