Il Varese avanza grazie ai rigori
Due penalty parati da Grandclement permettono ai biancorossi di eliminare la Reggiana dopo un partita dominata dalla noia. Implacabili dal dischetto gli uomini di Sannino, finisce 4-3
Due rigori parati dal giovane portiere Jean Pierre Granclement permettono al Varese di avanzare in Coppa Italia dopo i calci di rigore. I biancorossi eliminano così la Reggiana al termine di una partita in cui è la noia a farla da protagonista assoluta per 120 minuti, come accaduto già nel match con il Canavese. Sotto la pioggia di Masnago e davanti a pochi coraggiosi tifosi, Varese e Reggiana non si fanno male: poche le occasioni, nulle le emozioni tra due formazioni che lasciano in panchina i titolari. Ne esce appunto una gara in cui i ventidue in campo sembrano più interessati a svolgere il compitino invece di inventare qualcosa di originale. Non è un caso che i pochi palloni interessanti arrivino dopo la metà della ripresa quando in campo si vede gente come Tripoli o Nardini. A decidere è così la serie dei rigori e qui Grandclement riscatta l’insicurezza mostrata nelle uscite con due gran parate sulla propria destra, più un terzo pallone non trattenuto e finito in gol. Implacabili invece i quattro del Varese: Carrozza, Tripoli, Radi e Dos Santos che hanno fatto bottino pieno.
Curiosa, e valevole di una menzione, l’opinione del mister ospite Dominissini nel dopo gara. «Noi abbiamo giocato a pallone, gli altri hanno picchiato dall’inizio alla fine». Se voleva trovare una scusa per la sbadigliante prova della Reggiana, c’è riuscito. Sul fatto che sia convincente, abbiamo parecchi dubbi.
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LA CRONACA – Gli ospiti iniziano lancia in resta e con Viapiana impegnano in un paio di occasioni Grandclement da lontano. Poca roba, perché da lì in avanti non ci sono spunti degni di cronaca a esclusione di una “craniata” tra il portiere reggiano Manfredini e il difensore Mallus, nel tentativo di liberare l’area da un cross. Alla mezz’ora si vede Del Sante, bravo a sgroppare e a servire Gianola, il cui tiro finisce in corner. Segnali anche da Gentili, molto preciso al 35’ nel fermare D’Amico, liberatosi dopo un errore di Benvenga.
La ripresa si apre con due novità, l’ingresso allo stadio di una ventina di tifosi reggiani (in tribuna coperta, perché il settore ospiti è chiuso…) e quello in campo del 19enne Cavalieri, appena firmato dal Varese e proveniente dalla primavera del Parma.
Al 5’ ci prova Del Sante, scatto a sinistra e destro che si spegne tra le braccia del portiere. Al 18’ un paio di cross nell’area biancorossa mettono qualche brivido (e Grandclement non è inappuntabile) ma si spengono senza creare altre paure. Una palla gol arriva, se Dio vuole, al 28’: Del Sante tocca spalle alla porta per l’accorrente Tripoli, appena entrato: il suo tiro basso è però respinto dal portiere. Col passare dei minuti le squadre si sbilanciano di più, ma i buchi creati non portano ad occasioni reali fino al 40’, quando è perfetto Dos Santos in scivolata, a contrastare un tiro a colpo sicuro di Nardini. Caso da moviola allo scadere quando Mei prima perde palla e poi in scivolata la toglie dai piedi di Palazzo al limite: il Varese invoca il fallo da rigore, il signor Squizzato lascia correre.
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SUPPLEMENTARI – La prima frazione supplementare registra una gran punizione dello specialista Viapiana che sfiora il palo alla destra di Grandclement. I granata paiono più intraprendenti dei padroni di casa, che non pungono nonostante la lunga raccolta di calci d’angolo.
Il secondo overtime si apre con un bel sinistro a rientrare di Benvenga, terminato alto sulla traversa. La vera opportunità arriva però ancora con Nardini la cui conclusione viene deviata in angolo. Si va così ai rigori e Granclement si scrolla di dosso tutto il freddo e l’acqua presi nel pomeriggio con due balzi da pantera. Il Varese avanza nel grigio di Masnago e da stasera si prepara ufficialmente al derby dello "Speroni".
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Varese – Reggiana 4-3 dcr (0-0)
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