La Famiglia Sinaghina: «Senza una nuova sede niente Carnevale»

Lo annuncia in una lettera il patron Giovanni Sacconago che attende una risposta sulla nuova sede da 8 mesi. L'assessore alle tradizioni Azzimonti: «Non abbiamo trovato spazi adeguati alle richieste»

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Giovanni Sacconago, patron della famiglia Sinaghina, che da 35 anni organizza il Carnevale di Busto Arsizio e molte altre manifestazioni dalla Gioeubia al presepe. Di seguito la risposta dell’assessore alle tradizioni Ivo Azzimonti

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Carnevale a Busto e Valle 4 di 35

la famiglia sinaghina annuncia la morte del carnevale di busto arsizioTrentacinque anni di volontariato, per salvaguardare tutte le tradizioni, dalla Gioeubia al presepe, con un’attenzione particolare per il Carnevale, festa di tutta la città che si stringe intorno al suo Tarlisu e alla sua Bumbasina: questa è l’attività della Famiglia Sinaghina. Questo per noi è un momento di particolare amarezza: da otto mesi l’amministrazione comunale non dà risposta ad alcuni quesiti indispensabili per la continuazione di questa straordinaria manifestazione, che era per Busto quello che il Palio è per Legnano. Non capiamo il motivo di questo silenzio, ma sappiamo per certo che noi volontari della Famiglia Sinaghina non siamo in condizione di continuare per il 2010 la tradizione del Carnevale; ed è con grande dolore che lo annunciamo a tutti i cittadini.

A questo punto abbiamo il dovere di ringraziare tutte le persone e gli enti che ci hanno aiutato in ogni edizione della manifestazione, soprattutto nell’ultima, che si è tenuta nella splendida cornice del viale Duca D’Aosta con grande successo. Abbiamo, purtroppo, il brutto sospetto che quelle giornate così allegre siano state i funerali solenni del Tarlisu e della Bumbasina: questo è lo stato d’animo di tutti coloro che hanno lavorato in questi anni per offrire alla città un Carnevale degno di Busto.
Vi è il detto “Morto un Papa se ne fa un altro”, e ci auguriamo che possa valere anche per il nostro Carnevale. Vogliamo ancora offrire i nostri ringraziamenti; per primo il buon Dio, che in tutti questi anni ci ha protetti (nessun incidente è avvenuto nel laboratorio, pur fatiscente e a rischio di crolli), poi a tutte le forze dell’ordine che ci hanno aiutati in ogni sfilata…

Vi è la sensazione che le scelte dell’amministrazione servano più a dividere che a unire; in quanto il confronto con una nuova iniziativa che nasce al di fuori della nostra storia fa scomparire una grande tradizione. Questa iniziativa viene giudicata antagonista e ci divide. Sarebbe stato ideale, invece, un modello di convivenza, per crescere insieme. Forse l’amministrazione ritiene troppo bello questo modo di proporsi? Ai posteri l’ardua sentenza.

Ecco la risposta di Ivo Azzimonti, assessore alle tradizioni del comune di Busto Arsizio: «Chiedo a Giovanni Sacconago di non far morire questa importante tradizione che è il Carnevale di Busto Arsizio. Mi rendo conto che la situazione strutturale del laboratorio non è adeguata e posso assicurare che si è fatto il possibile, in questi mesi, per trovare un luogo consono al laboratorio. Purtroppo non è stata trovata in questi mesi una soluzione adeguata sia per i costi che per le esigenze della Famiglia Sinaghina. Chiedo di tenere duro ancora un anno e poi cercheremo di risolvere questo annoso problema. Il carnevale di Busto Arsizio è una manifestazione a cui teniamo particolarmente e non vorremmo vederla morire così».

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Pubblicato il 20 Ottobre 2009
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