Quando riaprirà il parcheggio del “Fare”?

"Sarà a disposizione in tempi brevi" assicura l'assessore Bossi rispondendo ad una interrogazione della Lega Nord. Ma da agosto i seicento e più posti auto di proprietà comunale rimangono inaccessibili

Quando riaprirà il parcheggio del centro commericiale "Il Fare"? Se lo chiedono soprattutto i pendolari, che da mesi non possono usufruire di una struttura posta a distanza relativamente ridotta dalla stazione Fs, e dai residenti del quartiere di Sciarè, letteralmente assediato dalla sosta selvaggia. La questione degli oltre seicento posti auto inutilizzati è stata riproposta in consiglio comunale dal leghista Matteo Ciampoli, che ha chiesto aggiornamenti anche sul futuro della grande struttura commerciale: «Gli uffici competenti hanno ricevuto progetti per un recupero e un riutilizzo della struttura? Quali Al "Fare" di Gallarate seicento posti auto inutilizzati notizie ci sono sui parcheggi di proprietà comunale?» ha chiesto il capogruppo del Carroccio. La vicenda dei posti-auto di proprietà comunale inaccessibili si trascina dall’agosto scorso, quando – dopo la chiusura del "Fare" – residenti di Sciarè e pendolari avevano denunciato l’impossibilità di accedere alla struttura multipiano, sbarrata da robuste reti metalliche (nella foto, la visita durante il giro in bicicletta organizzato dal Pd nel settembre scorso). Allora l’Amministrazione aveva risposto che si sarebbe attivata per definire i tempi di ripristino, di concerto con la proprietà del centro commerciale, l’Immobiliare Nuova Venegoni. «Non è stata presentata alcuna richiesta di variante – ha risposto l’assessore all’Urbanistica Massimo Bossi -. Quanto al parcheggio, sono in corso lavori di consolidamento, in tempi brevi sarà messo a disposizione dei cittadini». Nessuna certezza sui tempi, almeno stando alla risposta di Bossi in sede istituzionale. «Quali interventi di consolidamento si devono fare? Il parcheggio è forse pericolante?» è stata la replica ironica (ma non troppo) di Ciampoli, che insieme al centrosinistra aveva chiesto già due anni fa di riservare una parte dei posti ai pendolari che utilizzano i treni Fs. Allora lo scontro riguardò anche la mai chiarita inaugurazione in mancanza del certificato di agibilità della struttura di viale Lombardia. Non è l’unica questione legata all’area: nell’aprile scorso la commissione di vigilanza, garanzia e controllo presieduta da Angelo Senaldi parlò di "una vera e propria sanatoria" sui lavori non corrispondenti al progetto del nuovo asse stradale (in particolare per quanto riguarda le piste ciclabili). Due settimane fa la commissione ha confermato l’analisi e ha restitutito la palla all’amministrazione, che dovrà decidere se fare definitivamente chiarezza.

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Pubblicato il 29 Ottobre 2009
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