“Quante buche per le strade di San Carlo”

I consiglieri del Pd Fabrizio Mirabelli e Michele Di Toro denunciano i problemi del quartiere

Prosegue il viaggio del consigliere provinciale Michele Di Toro e del consigliere comunale Fabrizio Mirabelli nei problemi irrisolti delle Castellanze e dei rioni della Città Giardino.
Dopo Bizzozzero, è la volta di San Carlo. Chiamati dai residenti, i due consiglieri hanno fatto un sopralluogo da cui è emerso lo stato di degrado viabilistico del comparto. Mentre illustravano ai giornalisti i risultati delle loro perlustrazioni, una decina di cittadini si è unita al coro delle lamentazioni.
 
In particolare, sono state riscontrate sconnessioni, buche, mancanza d’asfalto in una zona dove quest’anno, dal 1° gennaio al 31 agosto si sono già verificati 25 incidenti automobilistici; la formazione, in caso di pioggia, di una pozza d’acqua in corrispondenza del civico 9 di via Varchi; l’assenza di percorsi pedonali protetti con bambini che vanno a scuola costretti a camminare pericolosamente in mezzo alla carreggiata e di adeguati stalli riservati alle persone diversamente abili; la carenza della cartellonistica verticale e orizzontale; l’inesistenza di un attraversamento pedonale davanti al civico 112-114 di viale Borri; la mancata riverniciatura delle strisce di alcuni attraversamenti pedonali.
 
E ciò a fronte di numerose e reiterate segnalazioni dei residenti all’Amministrazione comunale.
 
I consiglieri Di Toro e Mirabelli si fanno portavoce della giusta protesta dei cittadini e invitano l’Amministrazione comunale a dare delle risposte concrete.
 
Il consigliere Mirabelli, a questo scopo, presenterà un’interrogazione in Consiglio comunale. Secondo Mirabelli: «Si tratta dell’ennesima dimostrazione della disattenzione dell’Amministrazione comunale per problemi che, indubbiamente, peggiorano la qualità della vita dei cittadini».
 
Il consigliere aggiunge: «Il sindaco non ci venga ancora a raccontare che le casse comunali sono vuote perché ciò non è vero. La realtà, infatti, è che Varese, che è un Comune virtuoso, non può spendere i soldi che ha perché il governo di centrodestra obbliga anche i Comuni virtuosi a rispettare il patto di stabilità.
 
Salvo, poi, dilapidare 27 miliardi di euro per il ponte sullo stretto di Messina e regalare 200 milioni di euro per risanare le casse di Comuni spendaccioni come quello di Catania.
 
Pertanto, se non può spendere i soldi che il Comune di Varese possiede, suscitando la reazione dei varesini che pagano le tasse comunali fino all’ultimo centesimo senza ricevere in cambio servizi adeguati, il sindaco Fontana se la prenda con i provvedimenti sbagliati del suo governo e abbia più coraggio nel metterli in discussione».
 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 30 Ottobre 2009
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