Tragedia in Tibet, precipita e muore il bergamasco Piantoni

Il 32enne di Colere stava scalando lo Shisha Pangma quando ha perso la vita. Il padre scomparve nel 1981 durante un'ascesa in Perù

roby piantoniL’alpinismo bergamasco è di nuovo in lutto. Roby Piantoni (nella foto di Bergamonews), scalatore 32enne di Colere, è morto in Tibet mentre risaliva con una spedizione la parete sud dello Shisha Pangma, quattordicesima montagna più alta della terra.
Era partito con gli altri bergamaschi Marco Astori e Yuri Parimbelli a metà settembre: martedì 13 ottobre aveva dato le ultime notizie di sé sul suo sito, poi più nulla. Fino alla tragica telefonata giunta dal Tibet nella notte. La tragedia si è verificata attorno alle otto del mattino ora locale, quando in Italia erano circa le 3.
Ancora da ricostruire l’esatta dinamica della disgrazia. «Sappiamo ancora pochissimo di quello che è accaduto – spiega Paolo Valoti, presidente del Cai orobico – Stavano salendo verso la cima dello Shisha lungo la via tradizionale perché avevano deciso di abbandonare la nuova via che stavano provando ad aprire. Adesso bisogna capire se sarà possibile recuperare la salma».
Il padre di Roby Piantoni, Livio, aveva subìto lo stesso tragico destino: caduto durante una spedizione in Perù, sul Pukajirka nel 1981 con altri due bergamaschi, il suo corpo non fu mai recuperato. Per il Cai è nuovamente il momento del dolore: l’estate scorsa, il 12 luglio, avevano perso la vita altri due figure note dell’alpinismo bergamasco, entrambi istruttori Cai: Alberto Consonni, 65 anni di Pedrengo, e Ferruccio Carrara, 47 anni di Nembro.

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Pubblicato il 15 Ottobre 2009
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