Delitto di Borsano: Daniela li voleva morti

Prime ammissioni davanti al pm da parte di Daniela Craici, Christian Palatella e Luca Modena accusati dell'uccisione di Giuseppe Sporchia nella sua casa la sera del 27 settembre scorso. L'arma del delitto un'accetta. Il complice: "Dovevamo solo dare una lezione ai vecchi"

Voleva riannodare un rapporto ormai deteriorato, Daniela Craici, e i suoceri rappresentavano nella sua mente il maggior ostacolo ad un matrimonio ormai giunto alla fine. Sarebbe questo, secondo le prime sommarie indiscrezioni degli interrogatori, il movente che sta dietro all’omicidio di Giuseppe Sporchia e al ferimento di Bambina Berra, nella propria abitazione di Borsano in via Novara la sera del 27 settembre scorso. La donna, moglie di Daniele Sporchia, figlio di Giuseppe e Bambina, avrebbe organizzato tutto giorni prima, non appena le era giunta all’orecchio la possibilità che il marito fosse ormai in procinto di firmare la separazione sulla spinta, insistente, dei genitori.

Le prime dichiarazioni agli inquirenti a più di un mese dai fatti potrebbero disegnare un quadro chiaro e definitivo di quella sera e quest’oggi sono stati ascoltati dal sostituto procuratore Silvia Isidori i tre protagonisti della vicenda attualmente in carcere Daniela Craici, il figlio di lei (ma non di Daniele Sporchia) Christian Palatella e l’amico Luca Modena. Il primo ad essere sentito è stato Luca Modena (nella foto a sin.) che è entrato attorno alle 14 nel palazzo della procura per uscirne oltre due ore dopo. Luca Modena avrebbe descritto quella serata con grande dolore ripercorrendo le tappe che da un pestaggio "per dare una lezione", si è trasformato in un orribile omicidio. Christian insisteva sul fatto che fosse necessario dare una lezione ai nonni acquisiti perchè non lo volevano in casa e si mettevano in mezzo tra sua madre, Daniela, e il suo patrigno. Luca Modena, molto legato al Palatella  principalmente per questioni legate agli stupefacenti, avrebbe accondisceso all’idea di "dare una lezione ai due vecchi", come li definiva Christian.

Una volta entrati nella casa sarebbe iniziata la colluttazione e la reazione di Giuseppe Sporchia è giunta inattesa. In casa, poco dopo la cena, c’erano Giuseppe e la moglie Bambina mentre ad un certo punto sono entrati Daniela, Christian e Luca. Le botte di Christian e Luca non sarebbero bastate a sedare il povero Giuseppe e a quel punto Daniela, così avrebbe raccontato Luca Modena, ha tirato fuori da un  sacco l’accetta per consegnarla a Christian il quale avrebbe materialmente ucciso il nonno acquisito con tre colpi alla testa. Alla moglie Bambina Berra sarebbe stato inflitto, secondo il racconto di Christian questa volta, solo un colpo.

La versione di Luca Modena non sarebbe di molto difforme da quella rilasciata da Daniela Craici, sentita per oltre 4 ore, e da Christian e molte delle dichiarazioni della scena del delitto conciderebbro con quelle di Bambina Berra. Il movente, come detto all’inizio, sarebbe l’intromissione da parte dei genitori del marito nelle vicende coniugali dei due, a tal punto che da giugno a settembre Daniela e Daniele avrebbero tentato un riavvicinamento molto osteggiato dai genitori di lui. Daniela doveva incontrare il marito in macchina, di nascosto e quando lui si sarebbe deciso a chiudere definitivamente la questione matrimonio lei è andata in tilt, fino a decidere il massacro. Il piano era semplice: Christian, con tutta probabilità sotto effetto di stupefacenti e alcol, insieme a Luca avrebbe dovuto allentare le difese della coppia con le botte mentre lei avrebbe dovuto finirli con l’accetta, ma la reazione di Giuseppe Sporchia incrinò il piano di Daniela a tal punto da costringerla a mettere l’accetta in mano al figlio per finire prima il "lavoro". 

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Pubblicato il 04 Novembre 2009
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