Nasce il movimento politico Unione Italiana
Fondatore della nuova realtà è l’ex consigliere comunale del Popolo delle libertà, Gianfranco Librandi, che punta a diventare una realtà nazionale
«L’Italia è di quelli che “L’Italia la fanno”. Ma nell’Italia di oggi sono in troppi che “L’Italia non la fanno” – spiega lo stesso Librandi -. Vogliono tornare al passato, tradiscono ogni giorno, si dividono in opposte tifoserie, impediscono la rinascita ed il decollo di una vera unità nazionale e sociale ritardano la modernizzazione e le necessarie riforme dello stato, riducono l’Italia a repubblica delle banane, travolta da scandali e da dilettantismo trasversale. E sono anche in troppi quelli che l’Italia non la fanno più: gli artefici e i simboli del così detto nuovo, del rinnovamento, del dopo tangentopoli che hanno smesso di progettare, di pensare in grande, hanno esaurito lo spirito propulsivo, lo slancio ideale e culturale, hanno smesso di immaginare il futuro guidando la trasformazione economica e istituzionale”.
«In una parola, quelli “L’Italia l’hanno fatta” 15 anni fa dando vita al ricambio della classe politica e all’attuale bipolarismo. E che ora sono fermi, implosi. La strada da seguire è un’altra. Diversa e alternativa. Far costruire l’Italia direttamente da chi “L’Italia la fa davvero” “I protagonisti del fare”, dell’economia, del mercato, del lavoro, del sociale, “I protagonisti del pensare”, gli operatori delle idee e delle informazioni ; “I protagonisti dell’impegno civile”, la parte sociale che intende reagire alla crisi che ci sta investendo e rischia di sommergerci».
«Sono questi, infatti “I testimonials Italiani” che dal basso, dai territori, dall’Italia profonda hanno deciso di dire basta nel nome e nel segno di una nuova grande idea nazionale di Repubblica si legge sul sito www.unioneitaliana.org -: “Unione italiana” un movimento senza padroni e senza padrini, che guarda a tutti, rifiuta le vecchie categorie ideologiche di destra, di centro e di sinistra, come respinge le vecchie ideologie, si prefigge di denunciare ciò che non va nel nostro sistema e preparare la risposta sul campo: vuole ridare nuova cittadinanza all’Italia».
I valori su cui punta il movimento: «L’identità nazionale, la libertà, la meritocrazia, la professionalità, l’onestà, la competenza, la solidarietà, la governabilità e la democrazia compiuta. Valori che non sono di destra o di sinistra ma valori giusti e basta». Unione italiana «Si propone, inoltre, di accorciare a due legislature la presenza di deputati e senatori in parlamento, varare più incisive riforme della pubblica amministrazione, della scuola, realizzare il federalismo fiscale, sburocratizzare il paese, mettere al centro del dibattito nazionale la questione ambientale la à della vita e costruire la nuova integrazione di qualità. Il movimento è nato in provincia di Varese ed intende allargarsi estendersi in tutta l’ Italia raccogliendo la classe dirigente migliore e tutti coloro che oggi non ha rappresentanza adeguata e non ne possono più delle mediazioni sbagliate da parte di nomenclature e di caste superate. L’organizzazione sul piano nazionale, il congresso costitutivo e la partecipazione iniziale alle prossime elezioni, saranno i primi appuntamenti di Unione Italiana».
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