Piazze e rotonde, le ragioni di un disagio annunciato
Alcuni doverosi chiarimenti ricollegandosi alle critiche mosse dai lettori nei commenti alla lettera al direttore “Automobilisti sull’orlo di una crisi di nervi"
La polemica sulla viabilità a Casciago ha radici lontane. Il progetto preliminare in più lotti che comprendeva il rifacimento di piazza Cavour e la famigerata rotonda della stazione è stato approvato nel 1999, quando la giunta era guidata da Marino Brovedani, allora al suo secondo mandato. Alcuni chiarimenti, ricollegandosi alle critiche mosse dai lettori nei commenti alla lettera al direttore “Automobilisti sull’orlo di una crisi di nervi”, sono doverosi.
Innanzitutto la paternità del progetto. Come detto, l’amministrazione che ha dato il via libera allo
studio sulla nuova viabilità è stata quella di Brovedani. Il suo successore, Andrea Zanotti, con lo stesso Brovedani assessore all’Urbanistica, ha dato il via libera ai lavori. Il progettista incaricato dall’amministrazione comunale è, sia per quanto riguarda piazza Cavour che per il rifacimento di rotonda e parcheggi alla stazione, Silvio Gobbi, della Arc Sistemi di Novara. Lo stesso per intenderci che ha vinto l’appalto pubblico per il rifacimento dell’area che circonda la chiesa di Sant’Eusebio (altrettanto criticato). L’impresa che ha eseguito i lavori in entrambi i progetti (ha vinto l’appalto pubblico) è stata la ditta campana (di Salerno) Andreozzi Costruzioni Srl.

Perché non è stata fatta una rotonda in piazza Cavour. La domanda la pongono in molti e la spiegazione è anche in questo caso da ricercare nel 1999 o giù di lì: fu deciso dall’amministrazione allora in carica di non abbattere l’ex albergo “La Quiete”, edificio da poco ristrutturato. Anas per la realizzazione di una rotonda (come quella di Comerio) chiedeva un raggio troppo ampio, che nella sede stradale della statale 394 così com’è oggi non ci sta. Così il progettista di cui sopra ha studiato (con l’approvazione dei tecnici comunali) la soluzione con una rotonda più piccola, impianti semaforici, rampe d’accesso, interventi in via Pozzi e lamentele in abbondanza. Tra queste quelle dei commercianti di via Matteotti, dei quali solo uno (un bar) ha fatto causa al Comune.
L’iter d’approvazione dei lavori. Il rifacimento di piazza Cavour e la realizzazione dei 110 parcheggi alla stazione con annesse rotonde e cartellonistica elefantiaca (rispettivamente 1,6 e 1 milione la spesa per il Comune) sono passati in consiglio comunale due volte, sono stati fatti incontri con i cittadini e presentati i progetti. Sperimentazioni e variazioni erano già previste in sede di approvazione.

Luvinate e le strade chiuse. Infine il passaggio per le strade secondarie del comune che confina con Casciago e che vive gli stessi problemi di traffico. La strada davanti alla scuola elementare non è chiusa, ma sono chiuse le vie successive. L’amministrazione luvinatese ha deciso così perché in moltissimi, per saltare i semafori di Casciago, tentavano di percorrere vie alternative all’interno dei paesi, partendo da Barasso e passando da Luvinate per sbucare alla rotonda di Casciago. Il freno è stato posto per la sicurezza dei bambini che devono entrare a scuola, perché le vie sono strette. Ad aumentare il traffico è stato anche il pagamento del parcheggio alle ferrovie Nord di Barasso, decisione che ha creato un nuovo nomadismo di auto che ora si sposta verso Casciago per parcheggiare a Morosolo, aumentando dunque il volume di autovetture in movimento.
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