Più prevenzione: diminuiscono morti e rischi in Lombardia
Presentato il rapporto sulle attività mediche di prevenzione in Lombardia: diminuiti del 37% gi incidenti sul lavoro mortali, ma anche le morti per tumori alla mammella
Sono questi alcuni dei principali dati contenuti nel "Rapporto sulle attività mediche di prevenzione in Lombardia", pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione e presentato dall’assessore alla Sanità, Luciano Bresciani e dal direttore generale vicario dell’assessorato, Luigi Macchi.
Il Rapporto – un ampio documento di 168 pagine – ha l’obiettivo di rendere noti e trasparenti i risultati ottenuti in Lombardia, a seguito del percorso innovativo attivato dalla Regione sul tema prevenzione con la Legge 8 del 2007. Con questa legge si sono semplificate molte procedure burocratiche per i cittadini (abolendo ad esempio alcuni certificati) e le imprese (con l’introduzione delle Dichiarazioni Inizio Attività Produttive) e si sono rilanciati obiettivi, reali e misurabili, in tutti i campi della prevenzione (lavoro, sicurezza stradale, incidenti domestici, attività produttive, ecc).
Gli ambiti di intervento riguardano queste aree: sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro; tutela della salute dai fattori di rischio ambientali; igiene dei prodotti alimentari e della
sicurezza alimentare; prevenzione delle malattie oncologiche e cronico-degenerative; prevenzione delle malattie infettive; promozione della salute.
Sono oltre 5.000 gli operatori dei Servizi di prevenzione in Lombardia.
Questi i più importanti risultati ottenuti con il contributo delle azioni di prevenzione promosse da Regione Lombardia.
1) Nel campo della prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro, si è ottenuta nel 2008 una riduzione degli infortuni sul lavoro pari al 5% in confronto con l’anno 2007, e in particolare
nell’industria la riduzione è stata dell’11% e nelle costruzioni del 19%; gli infortuni mortali si sono ridotti del 37% circa rispetto al 2007. Oltre 50.000 i controlli effettuati dalle Asl.
2) Nelle prevenzione delle patologie cardiocerebrovascolari si è ottenuta la riduzione dei ricoveri e della mortalità per entrambi i sessi (ultimi 20 anni) e per il tumore del polmone la riduzione della mortalità nei maschi; per quanto riguarda l’obesità, rispetto alla media nazionale è minore la percentuale di popolazione di età >18 anni (9,03% in Lombardia, 9,9% in Italia).
3) Gli screening oncologici nel periodo 2000-2008 hanno concorso a ridurre il tasso di mortalità per tumore della mammella, nella popolazione femminile in fascia d’età 50-69 anni, dal 68,5 al 53,3/100.000 donne residenti e hanno consentito di diagnosticare e trattare 1.348 cancri del colon retto, oltre a 5.881 adenomi ad alto rischio di trasformazione neoplastica; inoltre oltre 1/3 delle colonscopie effettuate, a seguito di untest positivo del sangue occulto nelle feci, individua precocemente lesioni neoplastiche.
4) Nel campo delle malattie infettive, per poliomielite, difterite, epatite virale di tipo B, pertosse, tetano, malattie infettive da HIB, la copertura vaccinale negli ultimi 20 anni è del 97-98%; per il morbillo la copertura vaccinale dei nati dal 2005 ha superato la soglia del 95%.
5) Riguardo agli incidenti stradali, nel periodo 2000-2007 in Lombardia si è registrato un decremento del 13,6% nel numero di incidenti, del 28% nel numero dei morti e del 17% di feriti.
6) Per quanto concerne gli infortuni domestici, nel periodo 2005-2008 si è verificata nei bambini (0-3 anni) una diminuzione del 21% dei ricoveri dovuti ad avvelenamento, mentre negli anziani (65 anni e oltre) si è registrata una diminuzione del 5% dei ricoveri dovuti a fratture e una riduzione del 6% dei ricoveri totali dovuti ad infortuni domestici negli anziani di età >74 anni.
7) A seguito della rilevazione dei quantitativi di amianto presenti in Lombardia e della attuazione di misure di controllo delle attività di bonifica, il monitoraggio ambientale ha
evidenziato, in tutta la regione, concentrazioni di fibre di amianto aerodisperse notevolmente inferiori ai limiti cautelativi stabiliti dall’OMS per la popolazione generale.
8) Le attività di vigilanza e controllo nel settore degli alimenti hanno esercitato un effetto positivo nel contrastare le tossinfezioni da salmonella ed altri agenti microbici trasmessi
da alimenti, con un arresto dell’incremento registrato in tutta Europa negli anni ’90 e poi una riduzione nell’ultimo quinquennio.
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