“Sono aumentate le auto, i tempi del semaforo non possono cambiare”
La replica del sindaco Beniamino Maroni ai lettori che si lamentano del traffico sulla strada statale 394 all'altezza di piazza Cavour: "I semafori non ci sono solo da noi, ovunque si creano code"
Aumentare i tempi del semaforo sulla statale 394 all’altezza di piazza Cavour? «Impossibile». Lo dice il sindaco di Casciago, Beniamino Maroni, eletto lo scorso maggio. L’eredità che l’amministrazione di centodestra (Lega Nord, Pdl e una lista civica) ha raccolto è piuttosto pesante: i lavori alla piazza e alla viabilità di contorno sono cominciati nell’ottobre del 2007 e oggi si va avanti a colpi di sperimentazioni, semafori e lunghe code che snervano gli automobilisti, soprattutto nelle ore di punta. La decisione di ribaltare completamente l’aspetto della piazza e la circolazione delle auto nella zona è stata presa dalla giunta guidata da Marino Brovedani più di dieci anni prima dell’inizio dei lavori. Il sindaco che ha preceduto Maroni, Andrea Zanotti, ha poi dato l’avvio all’opera che ha visto nascere una rotonda sul lato nord della piazza, una corsia di
immissione sulla strada statale, semafori e circolazione radicalmente variata. Ma i problemi restano e se possibile sono addirittura aumentati: l’obiettivo era mettere in sicurezza la strada statale 394 e facilitare l’ingresso e l’uscita dal paese, agevolando contemporaneamente la viabilità sull’arteria principale che collega Varese a Gavirate.

«In queste mattine novembrine il traffico sembra impazzito – spiega Maroni -, non so cosa possa essere successo, stiamo verificando con il personale della Polizia Locale. I tempi semaforici sulla statale sono gli stessi, ma le auto sembrano essere aumentate. I 90 secondi di attesa non possono essere prolungati (i calcoli dicono che possono passare fino a 45 auto) ed è impensabile che si tolga il semaforo: in quel caso uscire da Casciago sarebbe impossibile. Anche la sperimentazione che partirà nei prossimi giorni non inciderà sul traffico della statale, ma riguarderà via Pozzi e l’immissione sulla 394. I semafori non ci sono solo da noi, ma anche a Luvinate, Barasso, Masnago: ovunque si creano code. Vorrei che chi critica venisse qui a proporre soluzioni valide». La sensazione è che con i lavori, con la rotonda, con i semafori il traffico sia aumentato in maniera sostanziale. Insomma, si stava meglio quando non c’era nulla di tutto ciò: «Tornare indietro è impensabile – chiosa Maroni -. Bisognerebbe che le persone fossero meno egoiste e pensassero anche agli altri cittadini. E servirebbe una cultura del trasporto pubblico più pregnante: se tutti vanno con la propria auto anche per brevi percorsi è inevitabile che si creino disagi sempre crescenti».
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