Sventato sequestro a scopo di libidine, coinvolto un varesino
Un trentenne del Basso Verbano con un amico aveva rapito da casa una conoscente albanese per abusarne. La donna salvata dai carabinieri
I Carabinieri di Borgomanero hanno sventato un sequestro di persona operato da due italiani trentenni: uno residente proprio nella cittadina dell’Alto novarese, l’altro a Vergiate nel Varesotto. Il fatto risale ad alcune settimane fa ma i militari della Compagnia dell’Arma di Arona hanno mantenuto grande riserbo e prudenza nel trattare il caso.
I due arrestati, dopo aver cenato in un ristorante di Novara, avevano deciso di concludere la serata, un sabato, con una amica di origine albanese residente nella stessa città; si sono quindi recati a casa della donna e l’hanno invitata ad uscire.
Quest’ultima però, essendosi accorta del fatto che i due erano palesemente ubriachi, ha declinato l’invito: non paghi del rifiuto, i due l’hanno trascinata all’esterno dell’abitazione, ancora in pigiama, e caricata a viva forza sulla loro autovettura, dirigendosi a Borgomanero. Al disperato agitarsi della donna hanno risposto a schiaffoni.
Giunti nella cittadina bagnata dall’Agogna, i due balordi si sono fermati per acquistare della cocaina. Sembra volessero farla sniffare alla donna nella speranza che si addolcisse un po’ sotto l’effetto della droga. Gli è andata male: benchè fosse piena notte, l’autoradio dei Carabinieri della Tenenza di Borgomanero pasava dalla zona dove si trovavano. Accortisi dello stato di agitazione della donna, costretta sui sedili posteriori del veicolo, i militari hanno perquisito il veicolo i due occupanti maschi, apparsi anche a loro decisamente brilli. Addosso ad uno dei due, sono stati rinvenuti 5 grammi di cocaina; si lavora all’identificazione dello spacciatore che l’aveva fornita.
Una volta portati in caserma i due è stato possibile ricostruire l’intera vicenda. La donna è ricorsa alle cure dei sanitari che le hanno riscontrato diverse ecchimosi per le percosse ricevute dai sequestratori, mentre il borgomanerese e l’amico del Varesotto sono stati trasferiti in carcere a Novara, a disposizione del magistrato titolare dell’indagine.
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