Archiviata l’indagine sulla “lista Liechtenstein”

La richiesta dopo l’entrata in vigore della legge sullo scudo fiscale, sull’elenco dei 404 nomi di chi portò i propri capitali all’estero

Archiviare la posizione di 55 nomi della lista Liechtenstein. La decisione è arrivata dal Gip della procura di Roma riguardo all’elenco dei 404 nomi titolari di conti correnti i cui proprietari dal 2002 portarono all’estero i loro risparmi. Intervenute quindi le nuove leggi sulla prescrizione e scudo fiscale, che hanno convinto il procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani e il sostituto Mario Dovinola a chiedere al gip di Roma l’archiviazione dei reati.
Le indagini, distribuite su 37 procure, portarono all’individuazione dei 55 nomi. Oltre a Roma, che ha concluso l’indagine, la maggior parte delle posizioni, oltre 100, riguardavano Milano, Bolzano. La metà dei nomi in lista sono stati inviati alle procure toscane tra cui Firenze. Altre procure cui Roma ha inviato gli atti, secondo indiscrezioni, sarebbero state Venezia, Genova, Varese, Vicenza e Pordenone. Le somme depositate nel Liechtenstein variavano da un minimo di 200 mila ad un massimo di 400 milioni di euro.
La lista venne trafugata a Vaduz dall’ex funzionario della banca Lgt Group, Heinrich Kieber e venduta ai servizi segreti tedeschi per quattro milioni di euro. La richiesta di archiviazione è scaturita anche dalla impossibilità da parte degli inquirenti di acquisire in originale la lista, e dalla irreperibilità dello stesso Kieber, riparato in Australia a cui l’autorità giudiziaria italiana, tramite rogatoria, aveva chiesto notizie invano. L’uomo è risultato irreperibile.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Dicembre 2009
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