Bergamaschi: “La sanità è anche questione di fiducia e rispetto”
Il direttore generale dell'azienda ospedaliera Bergamaschi interviene nel dibattito sul PS del Circolo, ringraziando la nostra community per l'importante dibattito
Al contrario, è stato posto da molti il tema della dignità di chi lavora e del suo diritto ad essere rispettato che va tutelato quanto quello dei cittadini di ricevere cure adeguate e tempestive in un pronto soccorso. I diritti non si possono confrontare ma si devono garantire e, come direttore generale, mi sento di dover rispettare e ringraziare ogni giorno il nostro personale che opera in quella zona di frontiera clinica e umana che è il pronto soccorso.
Per quanto riguarda la riflessione, ad un livello più immediato essa è legata al paradosso della vittima che si avventa contro il proprio soccorritore e al rischio a cui ci espone il deserto di relazioni umane che in essa si concretizza. Più in profondità, avverto la necessità assoluta di recuperare la dimensione della comprensione e della tolleranza, da cui provengono il rispetto e la capacità di riconoscere e correggere anche i propri errori. Sentimenti, comprensione e tolleranza, che affondano le radici nella corretta assunzione di responsabilità del proprio ruolo di medico, di infermiere o operatore sanitario e anche di paziente.
Mi sembra che, pur con tutti i limiti e le difficoltà del caso, tutto l’ospedale ed il personale del PS in particolare, stia dando prova di responsabilità nell’ assumersi l’impegno di migliorare la capacità di accoglienza, assistenza e di ricovero dei pazienti urgenti. Senza nascondere i propri errori ma utilizzandoli per rimettere in discussione abitudini consolidate: un ospedale cui affidare la propria salute non deve celare le sue ‘debolezze’ ma analizzarle ed affrontarle sapendo di poter contare sul rapporto di fiducia con i suoi pazienti.
Oltre alle statistiche che arrivano sul mio tavolo, mi sembra di poter dire che questo impegno di tutti per il miglioramento continuo stia cominciando a radicarsi all’interno come modalità di lavoro e venga percepito dai nostri pazienti.
Infine, concludo con un sogno: che ciascuno di noi possa ricevere in dono un apparecchio capace di pesare e rimodellare le parole. Definire il Pronto Soccorso ‘Guantanamo’ e, allo stesso modo, ‘hotel a 5 stelle’, significa creare una frattura invisibile, ma profonda e tagliente, fra la realtà e la sua rappresentazione. Il pronto soccorso e’ un luogo complesso dove si devono poter concentrare con grande tempestività tutte le energie umane, cliniche e tecnologiche necessarie per poter affrontare in modo adeguato un bisogno di salute urgente. Un luogo nel quale l’alleanza, la fiducia e la collaborazione fra pazienti e operatori sanitari fa parte del successo della cura stessa. Continuiamo a parlarne, partendo da qui.
Grazie dell’ospitalità e buon Natale a tutti i vostri lettori.
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