Casse di espansione per il Bozzente
Sarà presentato oggi dall'assessore regionale al territorio Davide Boni il progetto destinato a contenere le piene del torrente
Lambro", nel corso del quale sarà presentato il progetto dell’area di espansione controllata per il contenimento delle piene del torrente Bozzente. Al convegno saranno presenti anche rappresentanti dell’Aipo (Agenzia interregionale per il fiume Po), dell’Autorità di bacino del fiume Po, e dei Comuni interessati dal progetto (oltre a Nerviano, Rho e Lainate).
«L’esperienza che si sta sviluppando sulla programmazione di questi interventi – ha detto l’assessore Boni – prevede anche un piano strutturato di comunicazione diretto a informare e
coinvolgere nella scelta le comunità locali (cittadini, associazioni e amministrazioni) e rappresenta un progetto pilota utile, che varrà come riferimento per altri piani d’intervento».
Il progetto di contenimento delle piene
L’area contigua alla frazione Villanova di Nerviano è a rischio di allagamento, come risulta dagli studi dell’Autorità di bacino del Po che si riferiscono al quadro più ampio del bacino del Bozzente e dell’Olona. Il Bozzente, scorrendo in un territorio sempre più urbanizzato, nei momenti di piena non ha più alcuna area naturale di sfogo, rischiando di causare danni ingenti una volta esondato. Secondo recenti analisi tecniche la realizzazione di argini non risolverebbe adeguatamente il problema. Il progetto prevede un’area, contornata da un argine in terra, destinata a contenere l’acqua in eccesso conseguente ai fenomeni di piena. Per quest’area dovrà essere definita una destinazione
d’uso quando non sarà utilizzata. «Per questo motivo – spiega Boni – Regione Lombardia ed Aipo, in accordo con il Comune di Nerviano, ritengono importante che la scelta sull’utilizzo di quest’area risulti da un’ampia consultazione popolare, che avrà luogo nei prossimi mesi. La zona dell’area di espansione controllata potrà quindi servire, oltre che alla protezione dalle esondazioni, come luogo fruibile, nei periodi di normalità a vasca vuota, secondo modalità che saranno definite in accordo
con la comunità locale».
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