Completato il Trotti Maino. Un’opera lunga vent’anni
Inaugurati gli ultimi due piani dell'edificio i cui lavori partirono nel 1990. Da fine mese operativi i reparti di ginecologia e ostetricia
In molti, tra i presenti, avevano perso il conto delle inaugurazioni al Trotti Maino. La ristrutturazione del padiglione dell’ospedale Sant’Antonio a Gallarate, infatti, è una di quelle storie che dura da almeno vent’anni, tra idee, progetti, lavori e aggiustamenti.
L’iter per la costruzione dell’edificio, dove un tempo sorgeva la villa liberty donata da Carolina Trotti Maino negli anni ’30, ebbe inizio nel 1990.
A distanza di 17 anni, nel dicembre del 2007, fu inaugurata l’opera edilizia: « Quando arrivai – ricorda il direttore generale dell’azienda ospedaliera Armando Gozzini – mi ritrovai con una Ferrari fiammante a cui mancavano, però, il motore e le ruote. Abbiamo dovuto lavorare per rendere quei cinque piani pienamente operativi con tutti i permessi e le autorizzazioni. Alla fine del 2008 sono diventati funzionanti i due piani della radiologia, il reparto di recupero neurologico – sclerosi multipla e il servizio di odontostomatologia. Oggi completiamo l’opera con l’inaugurazione dei due piani dedicati all’ostetricia e alla ginecologia».
Alla fine dell’anno, quindi, è atteso il trasloco dei due piani rivisitati e arredati secondo la cromo terapia, con una sala travaglio e una sala parto all’avanguardia, dotata della vasca per il parto in acqua. Le camere, a due letti, hanno il bagno privato e l’isola dove cambiare il neonato.
Negli anni, l’intervento complessivo ha comportato una spesa di 15 milioni di euro, finanziamenti pubblici finalizzati alla realizzazione delle strutture e all’acquisizione di impianti, attrezzature e arredi.
All’inaugurazione è intervenuto il Presidente lombardo Roberto Formigoni e l’assessore regioonale Luciano Bresciani. Il Governatore, dopo aver applaudito il livello d’eccellenza della sanità lombarda « dovuta soprattutto all’opera e alla capacità dei suoi operatori» ha ribadito la necessità di ricreare un legame stretto tra gli ospedali e la popolazione di riferimento: « Il Trotti Maino è l’esempio di quel rapporto stretto che un tempo caratterizzava l’attaccamento di un territorio al suo presidio sanitario. Un legame che oggi si è allentato o, addirittura, rotto dopo che gli ospedali sono stati statalizzati».
Numerose le autorità politiche e istituzionali presenti, ad iniziare dal sindaco di Gallarate Nicola Mucci, dal collega di Varese Attilio Fontana, dall’assessore provinciale Giuseppe De Bernardi Martignoni, il numero uno di Sea Giuseppe Bonomi, monsignor Franco Carnevali oltre ai rappresentanti delle forze dell’ordine.
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