Crocifissi, Giovane Italia contro l’UAAR

"Si atteggiano a sindacato degli atei, poi in contraddizione promuovono il culto del NonDio e lo sbattezzo". Il movimento giovanile del PdL condanna anche la censura all'articolo del giornale scolastico

Pubblichiamo un intervento del movimento La Giovane Italia sulla questione dei crocifissi

La Giovane Italia, movimento giovanile del Popolo della Libertà, ha osservato le polemiche scatenatesi al Liceo scientifico "Tosi", a causa della "censura" effettuata dalla scuola nei confronti di un articolo per il giornale scolastico "La Voce degli Studenti". L’articolo difende la sentenza della corte europea e per quanto riguarda la nostra sensibilità non ci ha particolarmente convinti, né attratti, ma comunque ha fatto in modo che si alimentasse una discussione, cosa sempre positiva.

L’atto censoreo del Dirigente Scolastico è inevitabile che da parte nostra sia da condannare e non vorremmo mai più tornare a parlare nel XXI secolo di censura, di ogni ordine e grado, o di limitazione del pensiero di un essere umano e soprattutto di un giovane. Di nuovo, l’articolo non è da noi per nulla sottoscrivibile, ma come quella frase che spesso erroneamente viene attribuita a Voltaire "disapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo".

Bisogna dare atto al prof. Ramolini di aver dimostrato grande dignità, serietà e professionalità per aver ammesso l’errore , infatti come desumiamo dalla sua nota prossimamente l’articolo incriminato "Hard Rock Cafè" avrà l’adeguato spazio e sarà collocato nella sua posizione ideale, cioè farà parte di un contraddittorio dove le idee e i pensieri si confronteranno nella più sana delle competizioni, il dibattito.

"La peggior figura – dichiara Matteo Sabba, Giovane Italia – è stata quella dell’UAAR, che come un avvoltoio, ha colto come manna dal cielo questa spiacevole situazione e sta cercando ogni modo per sfruttarla al massimo".
L’UAAR ( Unione degli atei e agnostici razionalisti ) pretende di fare da sindacato degli atei, ma spesso cadono nella contraddizione di trattare l’ateismo come il culto del NonDio, con delle pratiche alquanto stupide (dal punto di vista dell’ateo) e offensive (dal punto di vista del credente) come lo sbattezzamento.

"Il desiderio della Giovane Italia – conclude Sabba – è che da questo episodio accaduto al Liceo Sc. "Tosi", possa prendere forma una continua discussione di idee e pensieri, non solo sul crocifisso, ma su tutto ciò che smuove l’essere umano: Vita, Fede, Politica. Tre parole che oggi sembrano così distanti, ma che in realtà sono la stessa cosa".

Frase estratta dalla nota del D.S. nella quale ammette la colpa e dà un grande insegnamento:
"… L’uomo, quello vero, può sicuramente sbagliare ma poi si assume la responsabilità delle sue azioni e riparte da basi nuove facendo tesoro dell’esperienza, affinché gli errori non diventino una consuetudine …" prof. Giulio Ramolini

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 11 Dicembre 2009
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