Don Luigi Stucchi: “Tettamanzi è pastore, coraggioso e pacato”
Il commento del vicario episcopale della zona pastorale di Varese
Don Luigi Stucchi è dal 2004 vicario episcopale della zona pastorale di Varese che comprende seicentoventimila persone, 235 parrocchie e 11 decanati. Originario di Lecco, don Stucchi è stato per 17 anni prevosto e decano di Tradate, giornalista e direttore del settimanale "Il Resegone", storica testata di Lecco con più di un secolo di storia alle spalle, chiusa nel 2007 insieme al settimanale "Luce"
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Viviamo una stagione difficile in ordine alla complessità dei problemi, alla eccessiva prontezza di reazione e di commento sulle diverse posizioni che vengono espresse a volte senza leggere e ascoltare bene il pensiero dei diversi interlocutori. La scena mediatica è sotto pressione e a sua volta affretta e moltiplica il peso e gli effetti dei vari interventi.
Credo che quando si potrà scrivere la storia di questo nostro tempo e rileggerla con libertà, meriteranno gratitudine quanti hanno saputo parlare con pacatezza, entrando nel merito vero dei singoli problemi, mantenendo chiaro il quadro complessivo di riferimento, interpreti e custodi di valori fondamentali nella ricerca e nella costruzione del bene comune, profeti inermi e coraggiosi, umili e forti di un futuro che è già qui, già bussa alle nostre porte, quelle del cuore e quelle delle nostre città. (foto: a sinistra Monsignor Stucchi a destra il cardinale Dionigi Tettamanzi)
In modo particolare chi trae luce dal vangelo viene arricchito di questa necessaria e rara capacità, potendo guardare fino in fondo quanto sta accadendo e donando una parola saggia e illuminante, umana e cristiana, oserei dire anche creativa, seminando con pazienza e coraggio.
Il nostro Arcivescovo Cardinale Dionigi Tettamanzi è servitore fedele del vangelo e della dignità di ogni persona, si cura non di se stesso, ma del popolo affidato alle sue cure pastorali, non turbandosi, ma continuando a seminare il seme buono che configura e rende possibile la civiltà dell’amore.
Senza ingenuità e con competenza, ancor più con passione apostolica, rimane testimone e pastore, coraggioso e pacato, maestro di contenuti impegnativi per chi non vuole pensare solo a se stesso, maestro di uno stile che già come tale presenta i frutti buoni del vangelo nella nostra umanità, la sua umanità e quella di quanti sente come suoi, per lo stesso servizio per cui è in mezzo a noi e per noi, cioè per tutti.
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