“L’emergenza buche è pesante”
Un comunicato del consigliere comunale Fabrizio Mirabelli del Pd
Riceviamo e pubblichiamo
L’emergenza buche, a Varese, rimane pesante.
L’emergenza buche, a Varese, rimane pesante.
L’Assessorato deve, innanzi tutto, monitorare in modo dettagliato tutti i problemi.
Tuttavia, senza rimedi concreti, il fatto di sapere dove siano le fenditure del bitume non risolve i guai di chi, con le ruote o con i piedi, nelle buche ci finisce dentro.
«È una questione, purtroppo, ricorrente – afferma il consigliere Mirabelli – Accade ogni anno dopo le nevicate».
Osservazione che, inevitabilmente, rimanda ad un’altra questione che si ripete nel tempo: la posa di asfalti con una tenuta maggiore di quella di una fetta di groviera.
Non è, infatti, inevitabile che le strade si sbriciolino come fossero biscotti.
Non è, infatti, inevitabile che le strade si sbriciolino come fossero biscotti.
Secondo il consigliere Mirabelli «il trucco sta nel realizzare asfalti drenanti e nell’utilizzare materiali di qualità». Le buche si formano a causa delle infiltrazioni d’acqua. Quest’ultima, gelando, “gonfia” il bitume e lo fa esplodere. «Per evitare che ciò accada – spiega Mirabelli – gli asfalti devono essere drenanti, devono, cioè, fare correre lungo i propri bordi l’acqua». Non solo. «Bisognerebbe anche controllare, magari attraverso campionamenti nei cantieri, la qualità dei materiali. E’ risaputo, infatti, che gli asfalti migliori sono quelli preparati con inerti di cava macinati, la ghiaia, tanto per intenderci”.
C’è poi il problema dei rattoppi. Nella stagione fredda è impossibile stendere un asfalto in grado di tenere a lungo. Le buche vengono, quindi, riempite con catrame freddo. Nella speranza che il gelo o la pioggia non lo spazzino via troppo in fretta. «Inviare le squadre di manutenzione a tamponare le buche – commenta il consigliere Mirabelli – è un rimedio necessario ma labile. L’asfalto freddo limita i danni ma la vera soluzione del problema sono gli interventi strutturali che devono essere programmati oltre la primavera.
”.Bilancio permettendo, ovviamente. Sì, perché il guaio più grosso è legato alle casse perennemente vuote del Comune. Un Comune virtuoso costretto dal governo di centrodestra a rispettare, in maniera troppo rigida, il patto di stabilità e che, paradossalmente, non riesce ancora ad incassare 1,2 milioni di euro relativi all’ICI 2008
”.Bilancio permettendo, ovviamente. Sì, perché il guaio più grosso è legato alle casse perennemente vuote del Comune. Un Comune virtuoso costretto dal governo di centrodestra a rispettare, in maniera troppo rigida, il patto di stabilità e che, paradossalmente, non riesce ancora ad incassare 1,2 milioni di euro relativi all’ICI 2008
Il consigliere Mirabelli affonda, poi, il colpo contro la Provincia. «Nei giorni di festa, parecchie strade di competenza di Villa Recalcati, erano semplicemente indecenti».
Dato che gli squarci nell’asfalto possono danneggiare cerchio, sospensioni o semiasse di auto e moto, provocare incidenti o fare cadere i motociclisti.
il consigliere Mirabelli invita i cittadini a chiamare la Polizia locale e a denunciare all’Ufficio Patrimonio del Comune i danni eventualmente subiti. Quando, infatti, lo stato di conservazione della strada è cattivo, il Comune è responsabile nei confronti di terzi. In alternativa, la responsabilità può cadere sull’impresa alla quale il Comune ha affidato la manutenzione della strada stessa.
Dato che gli squarci nell’asfalto possono danneggiare cerchio, sospensioni o semiasse di auto e moto, provocare incidenti o fare cadere i motociclisti.
il consigliere Mirabelli invita i cittadini a chiamare la Polizia locale e a denunciare all’Ufficio Patrimonio del Comune i danni eventualmente subiti. Quando, infatti, lo stato di conservazione della strada è cattivo, il Comune è responsabile nei confronti di terzi. In alternativa, la responsabilità può cadere sull’impresa alla quale il Comune ha affidato la manutenzione della strada stessa.
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