L’urologo e il paziente anziano
Sabato 5 dicembre, all'ospedale di Circolo si discuterà di terapie in campo urologico e chirurgico per una popolazione sempre più anziana con patologie croniche
Sabato 5 dicembre, nell’aula Michelangelo all’Ospedale di Circolo di Varese, si svolgerà il convegno “L’urologo e il nuovo paziente all’alba del terzo millennio: impatto economico sociale delle nuove tecnologie e di una popolazione che invecchia”, dedicato ad una tematica di notevolissima attualità.
«Le nuove tecnologie, – spiega il dott. Alberto Mario Marconi, direttore dell’U.O. di Urologia del Circolo e referente scientifico dell’evento – insieme ai nuovi farmaci, all’attenzione e informazione crescente per uno stile di vita sano, al benessere e, conseguentemente, all’allungamento della vita media, aumentano il numero di pazienti anziani, spesso affetti da patologie croniche, che richiedono ricoveri più lunghi e costosi, gravando sul sistema sanitario. Spesso il medico si trova nella difficoltà di decidere come comportarsi, quanto fare e se curare sino alle estreme conseguenze uomini e donne con una ridotta aspettativa di vita e sulla eticità di terapie invasive e pericolose. Soprattutto, chi si occupa di chirurgia, ogni giorno si pone il dilemma se operare o no, avendo a che fare sempre più spesso con pazienti molto debilitati».
«L’ospedale – continua Marconi – è il luogo in cui più evidenti sono le criticità umane che si stanno realizzando nella nostra struttura sociale: l’invecchiamento della popolazione causerà effetti dirompenti sulla spesa pubblica e sul debito, e produrrà la contrazione delle potenzialità produttive del paese. Dalle tendenze demografiche attuali è evidente che le pensioni dovranno essere corrisposte ad un maggior numero di cittadini e per un periodo di tempo più lungo, mentre i livelli di produttività scenderanno per la diminuzione della popolazione attiva. Il maggior ricorso alle strutture sanitarie ospedaliere contribuisce all’incremento della spesa pubblica per la sanità e per l’assistenza ai più anziani. In assenza di correttivi saranno maggiori i disavanzi e il debito pubblico».
«Queste problematiche – conclude Marconi – diventeranno sempre più evidenti e sarà necessario fare scelte ponderate che tengano conto anche del fatto che lo stato sociale non può venir meno al rispetto di valori fondamentali quale il diritto alla salute e alla vita».
I lavori del convegno saranno aperti dagli interventi del dott. Carlo Lucchina, Direttore Generale Sanità della Regione Lombardia, del prof. Renzo Dionigi, Rettore dell’Università dell’Insubria, e del dott. Walter Bergamaschi, Direttore generale dell’Azienda Ospedaliera.
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