Nell’acqua scorrono farmaci e cocaina
Quattro dosi di cocaina ogni mille abitanti al giorno è il risultato delle rilevazioni effettuate nei depuratori di Varese Olona-Pravaccio e Varese Lago-Bardello.
Quattro dosi di cocaina ogni mille abitanti al giorno. Questi i consumi approssimativi emersi dalle analisi ai bacini d’utenza dei due depuratori di Varese Olona-Pravaccio e Varese Lago-Bardello.
Dagli studi effettuati emerge il livello di presenza di farmaci e droghe nei liquami di fognatura, nei depuratori e nelle acque superficiali. Si tratta di un’analisi del Dipartimento Ambiente-Salute-Sicurezza dell’Università degli Studi dell’Insubria.
I composti farmaceutici indagati appartengono alle categorie terapeutiche di uso più comune, mentre fra le droghe d’abuso, sono state ricercate quelle più diffusamente consumate: cocaina, morfina e codeina. I farmaci rinvenuti in concentrazioni maggiori, in ingresso impianto, sono i cardiovascolari, gli antiepilettici, gli antibiotici e gli analgesici-antiinfiammatori.
Per quanto riguarda le droghe, quella presente in concentrazioni maggiori è risultata essere la BEG, principale metabolita della cocaina. Da una stima approssimativa, risulta, per quest’ultima, un consumo medio di 3,6 dosi al giorno ogni 1000 abitanti equivalenti per Varese Olona-Pravaccio e di 4,8 dosi al giorno ogni 1000 abitanti equivalenti per Varese Lago-Bardello, con una media di 4,2. La cocaina in ingresso al depuratore di Varese Olona-Pravaccio presenta picchi massimi in corrispondenza del fine settimana. Anche la morfina registra valori massimi verso il fine settimana, senza significative differenze fra i due depuratori.
I risultati verranno commentati in un convegno al Collegio De Filippi di Varese.
Gli studi rientrano fra i progetti del Dipartimento DASS, in collaborazione con il Politecnico di Milano-Dipartimento DIIAR, che ha presentato, nel corso del 2009, due importanti progetti di ricerca finalizzati allo studio ed al monitoraggio di farmaci e droghe in impianti di depurazione ed in impianti di potabilizzazione. Obiettivo comune è quello di implementare tecnologie innovative in grado di rimuovere efficacemente questi microinquinanti dalle acque reflue, preservando in tal modo l’ambiente ricettore dallo scarico di tali sostanze, i cui effetti, sugli ecosistemi acquatici e sull’uomo, non sono stati ancora sufficientemente indagati. Valore aggiunto dei progetti è la valutazione, in collaborazione con il Centro Antiveleni dell’Ospedale Niguarda Ca’ Granda di Milano, del rischio tossicologico legato all’esposizione cronica dell’uomo a farmaci e droghe d’abuso, aspetto ancora poco investigato a causa delle difficoltà insite nelle basse concentrazioni alle quali tali microinquinanti sono rinvenuti nell’ambiente.
Le esperienze sono state finanziate dalla Fondazione Comunitaria Varesotto Onlus e si sono avvalse dell’attiva collaborazione di Prealpi Servizi S.r.l. e delle Società proprietarie dei due depuratori di Varese Olona-Pravaccio e Varese Lago-Bardello (Società per la tutela ambientale del bacino del fiume Olona in provincia di Varese S.p.A. e Società per la tutela e la salvaguardia delle acque del lago di Varese e lago di Comabbio S.p.A.) presso i quali sono state condotte le ricerche.
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