Pillastrini: “Il quintetto basso di Roma ha fatto saltare il banco”

Il tecnico varesino spiega l'inizio difficile: "Fino a oggi la Lottomatica ha sofferto molto la zona: per questo siamo partiti così". E sul finale: "Abbiamo dato tutto, nessuna preoccupazione per il crollo degli ultimi 3 minuti"

«Sapevamo che sarebbe stata durissima ma poi la partita è girata del tutto nel quarto periodo». Stefano Pillastrini legge con lucidità quanto avvenuto a Masnago, nell’immediato dopo partita, prevenendo le domande su alcune scelte tattiche effettuate. «Mi aspettavo la scossa di Roma, l’energia che arriva dalla situazione del cambio di allenatore. La nostra idea era proprio quella di pareggiare questa loro energia mettendo a frutto il nostro lavoro lungo 4 mesi: per questo ho iniziato a zona, cosa che di solito non faccio. Loro però sono partiti fortissimo al tiro pesante, laddove sembravano più deboli, e ci hanno messo in difficoltà. Però poi noi abbiamo ricucito il primo parziale, giocando bene e in modo fluido, con attacchi logici e tante penetrazioni intelligenti. Così siamo stati in partita per mezz’ora ma poi è cambiato il quadro in campo: Boniciolli ha messo in campo i “4 esterni”, giocatori bassi e tecnici al posto di un lungo, e così ci hanno messo in difficoltà. Abbassando il quintetto sono saltati alcuni nostri piani, e cioè quelli che prevedevano di rischiare sul tiro da fuori delle loro ali forti. A quel punto abbiamo fatto fatica a cambiare in corsa e Roma se n’è andata».
Sull’atteggiamento visto nei minuti finali, il tecnico non ha dubbi. «Non mi preoccupo per niente, perché a quel punto i ragazzi avevano dato tutto. Roma era riuscita a resistere al nostro vantaggio quando la situazione era per Varese la migliore possibile e a quel punto non c’era più nulla da fare. Childress, Morandais e Thomas hanno giocato tutti più di 30’ e più di così non potevano darmi. Certo, a differenza di altre volte è mancata la panchina sia nei lunghi, sia negli esterni».
 
Chi sorride, pur cautamente, è invece Matteo Boniciolli: «La cosa più importante che deve fare Roma in questo momento è eseguire i compiti che ci siamo dati, qualsiasi essi siano, comprese certe scelte tattiche strane come giocare con Vitali nel ruolo di ala forte. Ciò perché l’atteggiamento della squadra dev’essere la cosa fondamentale e deve rispettare sia il valore dei giocatori stessi sia gli investimenti del proprietario. Ora siamo due punti più in su della salvezza ed è la situazione di attualità; per fare di più bisognerà allenarsi molto, ben più di così. Dopo però sarà più tutto bello, quando si inizieranno a vincere le partite in serie. Complimenti a Varese che ha avuto la sfortuna di trovarsi di fronte una squadra come Roma, che aveva bisogno di vincere: qui grandi americani, giovani promettenti, ottimo allenatore».

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Pubblicato il 20 Dicembre 2009
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