Treni soppressi, più difficile andare da Lugano a Milano

La questione della soppressione di alcuni treni che avrà vigore da domenica 13 dicembre è oggetto di petizioni e interrogazioni parlamentari: sulla tratta Milano-Como-Chiasso ne verranno soppressi sette

Non succede solo in Italia, ma anche nell’efficientissima Svizzera, che la soppressione di treni considerati inutili metta in difficoltà i pendolari. E così la questione della soppressione di alcuni treni che avrà vigore da domenica 13 dicembre è già oggetto di petizioni e interrogazioni parlamentari: del resto sulla tratta Milano-Como-Chiasso verranno soppressi sette treni. In tutto saranno quattro quelli che salteranno verso Milano e tre verso il Ticino.

A portare la questione in Cosiglio di Stato è la deputata socialista Chiara Orelli: «Nell’orario in vigore fino al 12 dicembre – denuncia infatti – era possibile partire da Lugano per Milano già alle 6.10 e arrivare in città alle 7.50 utilizzando il treno notturno da Amsterdam; altri collegamenti relativamente veloci erano assicurati alle 7.37 con arrivo alle 8.55, alle 8.48 con arrivo alle 9.50, alle 9.48 con arrivo alle 10.50. Nel nuovo piano orario – prosegue la deputata – il primo collegamento non regionale è quello delle 9.48, il che significa che non è possibile raggiungere Milano con un treno veloce prima delle 10.50».

In realtà qualche soluzione alternativa esiste ma, come spiega sempre le deputata Orelli, è poco risolutiva per chi si muove per lavoro: «il primo collegamento da Lugano, quello delle 6.58, prevede il ricorso a un treno regionale fino a Como con cambio a Como in direzione di Milano; un cambio di treno nella stazione di Como a quell’ora risulta particolarmente scomodo se non impossibile, essendo la stazione e i treni particolarmente frequentati dal traffico pendolare». Un problema che si ripresenta, del resto, anche la sera: «L’ultimo collegamento veloce tra Milano e Lugano rimane quello delle 19.10, viene cancellato quello delle 21.20 e il treno regionale delle 00.38 si ferma a Como alle due meno un quarto del mattino».

Da queste considerazioni deriva quindi la richiesta della deputata, inoltrata attraverso un atto parlamentare al governo cantonale.  Nel frattempo, è stata anche lanciata una petizione contro la soppressione di alcuni treni notturni, in vigore anch’esso a partire dal 13 dicembre: a farlo il Comitato “Per il mantenimento del treno di notte Italia-Svizzera EuroNight Luna" è composto, fra gli altri, dall’ex direttore dell’Istituto Svizzero di Roma Hans Christoph von Tavel, da alcuni responsabili di uffici turistici e da collaboratori di Trenitalia e FFS. La petizione afferma che l’offerta di treni notturni è insostituibile: i convogli diurni ad alta velocità «Non potranno mai competere con i vantaggi e il guadagno di tempo che offre il viaggio di notte».


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Pubblicato il 09 Dicembre 2009
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