4.5 Farmaci e farmacie
Tutto quello che c'è da sapere sul Sistema Sanitario italiano e svizzero
4.5 FARMACI E FARMACIE
- I farmaci
- Tipologie
– Fascia A: ricetta medica e ticket sanitario; riduzione del costo del ticket; liste e prezzi dei farmaci di Fascia A; prescrizione ed acquisto
– Fascia C
– Fascia H
- Il prontuario farmaceutico
- Farmaci senza prescrizione
- Farmaci su consiglio
- Farmaci da banco
- Farmaci da viaggio
- Farmaci fitoterapici e prodotti di erboristeria
- Come si assumono i farmaci
- Come si conservano i farmaci
- Le farmacie
I farmaci
I farmaci, secondo la definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, sono “tutti i composti che, introdotti in un organismo vivente, possono modificarne una o più funzioni". Tutti i farmaci sono costituiti da principi attivi e da vari eccipienti.
Il principio attivo è il componente dei farmaci da cui dipende la sua azione curativa, il medicinale vero e proprio.
Gli eccipienti sono invece delle sostanze innocue che non curano la malattia ma che proteggono il principio attivo dagli agenti esterni che potrebbero danneggiarlo (il caldo, il freddo, l’umidità o altre sostanze chimiche), che permettono di aumentare il volume della dose di farmaco (la quantità di principio attivo necessario per ogni dose è microscopica, 100-500 milligrammi), che evitano la sedimentazione del principio attivo sul fondo dei contenitori e che facilitano l’assorbimento del principio attivo dei farmaci nell’organismo, ad esempio aiutandolo a sciogliersi, rendendo il sapore dei farmaci più gradevole.
Tra gli eccipienti più comuni troviamo l’amido, la cellulosa, il talco, l’acqua, il saccarosio. È importante che le persone intolleranti ad alcune sostanze o che soffrono di malattie come il diabete, informino il proprio medico ed il farmacista, i quali sceglieranno i farmaci adatti.
Perchè un farmaco sia in commercio deve essere di qualità, sicuro ed efficace.
- la qualità di un farmaco assicura che i suoi ingredienti sono effettivamente "puri", privi di altre sostanze contaminanti; un farmaco di qualità è anche "potente", nel senso che la quantità di principio attivo contenuta è tale da assicurare l’effetto terapeutico richiesto.
- la sicurezza di un farmaco implica che i benefici attesi come effetto della sua somministrazione siano superiori ai rischi, se preso secondo le dosi e le condizioni d’uso prescritte.
- l’efficacia di un medicinale è indice che i suoi effetti benefici sono stati dimostrati in un gran numero di persone malate.
Tipologie
I farmaci in commercio in Italia possono essere suddivisi in tre categorie:
- I farmaci di fascia A, reperibili in tutte le farmacie pubbliche. Essi sono gratuiti, in quanto ritenuti essenziali.
- I farmaci di fascia C, acquistabili in tutte le farmacie pubbliche. Il loro costo è a totale carico dei cittadini.
- I farmaci di fascia H, di uso ospedaliero e che non possono essere venduti in farmacia.
1. Fascia A
Nella fascia A rientrano tutti i farmaci gratuiti, perché ritenuti essenziali ed indispensabili per garantire le cure previste nei Livelli Essenziali di Assistenza. Tra questi farmaci rientrano gli antibiotici, gli antidiabetici e gli antitumorali.
- Ricetta medica e ticket sanitario. Per questi farmaci occorre avere una ricetta medica, che ha validità regionale. Il SSN prevede che il cittadino non paghi i farmaci ma una quota fissa di partecipazione, un ticket sanitario, che equivale a 2 euro a confezione, per un massimo di 4 euro a ricetta. Il cittadino non è tenuto a pagare se ha una forma di esenzione.
- Riduzione del costo del ticket. In particolare, se il cittadino paziente è invalido civile con invalidità superiore ai 2/3 oppure è un invalido del lavoro con invalidità superiore ai 2/3, è tenuto ad una riduzione del ticket. Paga infatti solo 1 euro a confezione, per un massimo di 3 euro a ricetta.
- Liste e prezzi dei farmaci di fascia A. Periodicamente, il Ministero della Salute pubblica un elenco di tutti i medicinali facenti parte della fascia A. L’AIFA, Agenzia italiana del farmaco, stipula inoltre una “lista di trasparenza”, una lista cioè di medicinali equivalenti di fascia A coi loro relativi prezzi. Il prezzo rappresenta il valore massimo che il Sistema Sanitario Nazionale rimborsa per un determinato medicinale.
- Prescrizione ed acquisto. Il medico prescrive i medicinali presenti in questa lista di trasparenza attraverso la stesura di una ricetta. Nel caso in cui egli prescriva farmaci che superano il prezzo di rimborso, il farmacista può sostituire il farmaco prescritto con un altro equivalente a prezzo di rimborso. Questa operazione è sempre possibile, se il paziente lo desidera e se il medico prescrittore non ha apportato sulla ricetta la dicitura “non sostituibile”.
- In caso contrario, il paziente dovrà pagare la differenza tra il prezzo massimo di rimborso e il prezzo del medicinale acquistato.
2. Fascia C
Nella fascia C rientrano quei farmaci che curano patologie lievi o minori. Non essendo essenziali, essi sono a carico dei cittadini, anche di quei cittadini che hanno speciali esenzioni.
Per alcuni di essi, come ad esempio quelli della fascia C-bis (automedicazione), che appartiene comunque a questa categoria, non è necessaria la ricetta.
3. Fascia H
Nella fascia H rientrano i farmaci di uso ospedaliero e per le Aziende Sanitarie Locali, che non possono essere venduti in farmacia.
Il prontuario farmaceutico
Il prontuario farmaceutico, anche chiamato il "prontuario terapeutico del servizio sanitario nazionale", è una lista dei medicinali che sono prescrivibili dal Servizio Sanitario Nazionale e che devono essere assicurati al cittadino per garantire la cura delle malattie. Queste medicine devono essere disponibili nelle farmacie e possono essere acquistate solo presentando una ricetta medica.
Al prontuario farmaceutico sono allegati l’elenco dei medicinali utilizzabili solo negli ospedali e negli ambulatori specialistici. Non sono compresi nel prontuario farmaceutico i prodotti da banco, cioè i prodotti senza obbligo di prescrizione, acquistabili liberamente in farmacia senza la ricetta medica e totalmente a carico dei cittadini.
Per ogni farmaco inserito nel prontuario farmaceutico è descritto:
- il nome commerciale
- i principi attivi
- il numero di classificazione internazionale "ATC" (Anatomica Terapeutica Chimica)
- le forme ed i dosaggi disponibili
- la via di somministrazione
- il prezzo di vendita ed il grado di copertura da parte del Servizio Sanitario Nazionale
- le eventuali "note CUF", con limitazioni e specifiche nell’uso del prodotto
- la ditta farmaceutica che lo produce
- la ditta che lo distribuisce in Italia
- le indicazioni cliniche del farmaco.
Farmaci senza prescrizione
I farmaci senza prescrizione, su consiglio o da banco, sono tutti quei farmaci per i quali in farmacia non serve la ricetta medica.
Farmaci su consiglio
I farmaci su consiglio sono quelli che sono disponibili solo dopo un controllo da parte del medico o del farmacista stesso. Il paziente paga il prezzo intero per questi farmaci e deve utilizzarli sulla base di quello che il medico o il farmacista dicono. Questo tipo di farmaci è pubblicizzabile.
Sono farmaci su consiglio quelli da usare in caso di urgenza e i medicinali omeopatici.
Farmaci da banco
I farmaci da banco sono detti anche OTC, “Over The Counter”, “Sopra il bancone”. I più diffusi sono quelli contro la tosse, il raffreddore, il mal di gola e altri disturbi e sintomi comuni, e sono pubblicizzabili con l’autorizzazione del Ministero della Salute.
Essi non necessitano di una ricetta in quanto chiunque può acquistarli, a prezzo intero, senza essere stato prima visitato dal medico. Sono farmaci di automedicazione per quei disturbi lievi dei quali tutti, prima o poi, fanno esperienza. Non sono tossici né pericolosi nel caso di abuso, ma è sempre bene leggere attentamente il foglio illustrativo per informarsi riguardo a controindicazioni ed effetti collaterali. Infatti, si tratta sempre e comunque di medicinali contenenti sostanze chimiche e fisiochimiche volte a provocare delle variazioni funzionali.
I farmaci da viaggio
Quando si parte per un viaggio occorre mettere in valigia i farmaci appropriati, limitandosi a quelli realmente necessari ed evitando di mettere invece quelli inutili o superflui.
Ecco un elenco-tipo dei farmaci da mettere in valigia:
- cerotti, disinfettante, bende, forbici, cotone, termometro
- un prodotto repellente contro zanzare e altri insetti
- una pomata per alleviare il dolore delle punture
- una crema solare ad alta protezione
- un farmaco antipiretico per far calare la febbre
- un antidolorifico, da usare nel caso di qualche dolore come mal di testa
- qualche siringa di plastica, in confezione sterile
- un antidiarroico, per combattere eventuali mal di pancia
Se soffriamo di malattie croniche, il suggerimento è di portare con sé i medicinali abituali, insieme a una prescrizione del medico dove è indicato il medicinale essenziale.
Se la destinazione è un paese straniero, è bene accertarsi che la prescrizione specifichi chiaramente la quantità di sostanza contenuta, cioè il principio attivo, e la forma farmaceutica (compresse, bustine, capsule, altro). Così, in caso di necessità, possiamo recarci in farmacia per comprare il farmaco o, se questo non è commerciato nel paese, un suo equivalente.
Se infine la nostra meta è un Paese in cui l’acqua potabile rappresenta un problema, è opportuno mettere nella nostra valigia un disinfettante specifico.
Farmaci fitoterapici e prodotti di erboristeria
I farmaci fitoterapici sono tutti quei medicinali il cui principio attivo è vegetale. Questi farmaci sono stati ufficialmente approvati dal Ministero della Salute, che ne ha verificato la loro qualità, efficacia e sicurezza, e sono venduti nelle farmacie. Sono farmaci a tutti gli effetti, acquistabili solo in farmacia, alcuni dietro presentazione di ricetta medica e come farmaci da banco.
I prodotti di erboristeria sono invece degli estratti, un insieme di sostanze vegetali mescolate in specifiche proporzioni di cui però non è stato individuato il singolo principio attivo e che quindi non possono essere definiti farmaci. Alcuni di questi prodotti sono farmacologicamente attivi, riconosciuti cioè in grado di curare alcune malattie, altri sono stati definiti ufficialmente privi di pericolosità, altri ancora sono stati considerati alimenti. I prodotti farmacologicamente attivi possono essere venduti nelle farmacie e nelle erboristerie, i prodotti privi di pericolosità solo nelle erboristerie, gli alimenti anche in altri negozi.
Attenzione dunque alle cosiddette “erbe semplici” perché sono prive di tutela e possono provocare gravi danni per l’organismo. Nelle erbe sfuse, infatti, la quantità delle varie sostanze attive può essere molto variabile tra anno ed anno, secondo la temperatura, l’umidità o il luogo di provenienza della pianta. Altrettanto, la preparazione delle miscele in modo casereccio non assicura la purezza o la giusta proporzione dei vari prodotti.
In ogni caso, l’uso dei prodotti di erboristeria, soprattutto di quelli farmacologicamente attivi, deve essere prudente, come nel caso dei farmaci normali:
- la quantità di prodotto assunto deve essere diversa, secondo le caratteristiche della persona (peso, età, condizioni di salute, altro)
- i loro principi attivi possono avere degli effetti collaterali o delle controindicazioni
- possono causare delle reazioni allergiche, non prevedibili
- possono provocare delle interazioni farmacologiche dannose con altri farmaci o con gli alimenti
- il loro uso può essere pericoloso durante la gravidanza o allattamento, periodi in cui il corpo della donna è in un momento delicato.
Come si assumono i farmaci
I farmaci possono essere assunti dall’organismo in molti modi, hanno cioè varie vie di somministrazione, ognuna delle quali risponde a caratteristiche particolari. Le principali vie di somministrazione, indicate nei foglietti illustrativi che accompagnano le confezioni di farmaci, sono:
- la via orale: per bocca. È il modo più semplice per assumere un farmaco se i suoi principi attivi, che devono essere assorbiti dall’intestino, non vengono danneggiati dai succhi gastrici dello stomaco. Queste medicine hanno la forma di compresse (polvere compressa), capsule (la polvere o il liquido è contenuto in un involucro di gelatina), pillole (la polvere è mescolata con un liquido ed avvolta in un involucro), o sciroppi (un liquido vischioso con acqua e zucchero). Alcuni farmaci, come quelli omeopatici, devono essere sciolti sotto la lingua perché il principio attivo è assorbito direttamente dalla mucosa della bocca.
- la via topica: applicato sulla pelle o sulle mucose (nel naso, negli occhi, altro) cosicché esso agisca direttamente sulla lesione esterna o sia assorbito rapidamente dalla pelle, senza essere danneggiato dai succhi gastrici dello stomaco. A questo gruppo appartengono le lozioni (miscela d’acqua e oli), le tinture (liquido che contiene alcool), le paste o le creme. Si parla invece di colliri o di pomate oftalmiche se per gli occhi, di colluttori se per sciacqui o gargarismi, di spray, aerosol o gocce se per via nasale.
- la via parenterale: le iniezioni intramuscolari o sottocutanee. Queste sono utili se il medicinale non può essere preso per altre vie o se sono necessari rapidi effetti o grandi quantità. Il medicinale può essere in fiale già pronte per l’uso o da preparare sciogliendo la polvere, contenuta in una bottiglia separata, in un liquido diluente.
- per via rettale: attraverso l’ano. Questo modo è scelto ad esempio in caso di vomito, che non consente l’assunzione di medicine per bocca, o se il farmaco danneggia lo stomaco. Nelle supposte il farmaco è mescolato con burro di cacao ed è assorbito dal retto, mentre nei clisteri il farmaco è diluito con liquidi e raggiunge direttamente l’intestino cieco.
Come si conservano i farmaci
Conservare i farmaci nel modo appropriato è importantissimo per mantenere integre le proprietà curative dei medicinali e per preservare la salute, evitando pericolosi errori. Le principali accortezze, universalmente riconosciute, sono:
- il conservare i farmaci lontano dalla portata dei bambini. A causa della loro abitudine di mettere tutto in bocca, i bambini possono facilmente intossicarsi. Inoltre, i farmaci sono spesso confezionati in dosi adatte ad un fisico adulto, più grande e più robusto, e sono quindi eccessive per l’organismo dei bambini.
- il conservare i farmaci nella loro confezione originale. In questo modo, insieme alla singola dose di medicina, più difficilmente scambiabile per un’altra, è conservato il foglietto illustrativo e la data di scadenza del prodotto, oltre la quale il medicinale deve essere eliminato. In molte farmacie è disponibile un contenitore per la raccolta differenziata dei farmaci scaduti, che devono essere smaltiti in modo particolare.
- il riporre i farmaci in un luogo lontano da fonti di calore e non esposto direttamente alla luce. Molti principi attivi sono delicati e possono perdere la loro efficacia se riscaldati. Altri prodotti sono invece "fotosensibili": la luce li decompone.
- non riporre anche altre sostanze pericolose, come l’ammoniaca, la benzina o l’acetone, facilmente evaporabili o infiammabili, nell’armadio dei medicinali. I vapori che possono sprigionarsi sono in grado di alterare i principi attivi o le confezioni dei farmaci.
- conservare i farmaci, in particolare le capsule o le pasticche, in luoghi asciutti e non in quelli umidi, come il bagno o il lavandino di cucina. La presenza di umidità può far perdere efficacia al farmaco.
- a meno che non sia esplicitamente raccomandato sulla confezione, le medicine non devono essere riposte nel frigorifero né, tantomeno, nel congelatore. Generalmente, i farmaci devono essere conservati a temperatura ambiente, in ogni caso inferiore a 30°.
- è opportuno non lasciare i farmaci dentro la macchina per molto tempo, sempre per evitare sbalzi di temperatura o di umidità.
Tra i più frequenti segnali di allarme di un’eventuale deterioramento dei prodotti vi sono il cambiamento del colore o della consistenza. Anche un sapore o un odore insolito può essere segno di alterazione del farmaco.
Attenzione anche in viaggio, a portare i medicinali essenziali come parte del bagaglio a mano. Gli spazi degli aerei che sono adibiti al trasporto bagagli non hanno la temperatura controllata, che può oscillare tra il troppo caldo e il troppo freddo, con il rischio di inattivazione del farmaco all’inizio del vaiggio. Sempre durante i viaggi, è anche buona regola portare con sé una copia della ricetta medica dei farmaci necessari, così da poterli acquistare anche quando siamo lontano da casa.
Le farmacie
Le farmacie sono edifici convenzionati col Sistema Sanitario Nazionale nei quali si erogano farmaci. In Italia attualmente sono circa 17.500, per una media di una farmacia ogni 3.300 abitanti circa, anche se la Legge prevederebbe la presenza di almeno una farmacia ogni 4.000 abitanti.
La maggior parte delle farmacie sono private e sono associate nella FederFarma, la Federazione Nazionale dei titolari di farmacia italiani.
Inoltre, in Italia esiste la Federazione Ordini Farmacisti Italiani (F.O.F.I.), creata con decreto legislativo nell’immediato dopoguerra, con la funzione di coordinare le attività dei singoli ordini dei farmacisti e di rappresentare coloro che esercitano questa professione a livello nazionale.
Consulta l’indice della "Guida al sistema sanitario italiano e svizzero"
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