6.2 Esenzione dal ticket
Tutto quello che c'è da sapere sul Sistema Sanitario italiano e svizzero
6.2 ESENZIONE DAL TICKET
- Chi ha diritto all’esenzione
- Esenzione temporanea
- Esenzione dal ticket per età e reddito
- Esenzione dal ticket per invalidità
- Esenzione dal ticket per malattia
- Elenco delle malattie croniche invalidanti
- Malattie rare
- Come ottenere l’esenzione dal ticket
- Esami medici esenti da ticket
Chi ha diritto all’esenzione
Il Servizio Sanitario Nazionale prevede che i cittadini che usufruiscono di determinate prestazioni e servizi contribuiscano alla spesa sanitaria con il pagamento del ticket.
I cittadini che si trovano in particolari condizioni disagiate hanno il diritto all’esenzione dal pagamento del ticket sanitario o al pagamento di questo in forma ridotta, a seconda delle disposizioni della propria regione, per l’acquisto di farmaci, per le prestazioni e i servizi sanitari di diagnostica strumentale e di laboratorio e per altre prestazioni specialistiche.
Sono esenti dal pagamento del ticket sanitario, in ogni caso, le seguenti categorie di cittadini:
- vittime di atti terroristici e stragi;
- vittime di deportazione nei campi di concentramento;
- cittadini con restrizione della libertà.
Esenzione temporanea
Sono esenti dal pagamento del ticket sanitario per le prestazioni connesse alla loro condizione temporale le seguenti categorie di cittadini:
- donne in gravidanza;
- donatori di sangue;
- donatori di organi e tessuti;
- soggetti sospetti di essere affetti da HIV;
- soggetti che si avviano alla prevenzione di tumori;
- soggetti danneggiati da vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni o somministrazione di emoderivati;
- giovani con meno di 18 anni che cominciano un’attività sportiva agonistica in una società dilettantistica; l’esenzione è solo per l’accertamento dei requisiti di idoneità;
- soggetti con malattie croniche o rare che vanno inseriti nelle liste d’attesa per il trapianto; l’esenzione è solo per l’iscrizione nelle liste d’attesa.
Esenzione dal ticket per età e reddito
Gli assistiti che vivono in condizioni disagiate hanno diritto, per motivi di reddito, a non pagare o a pagare in forma ridotta i ticket delle spese mediche e sanitarie (L. 724/94 e 549/95).
Sono le singole Regioni che stabiliscono in dettaglio quali sono le persone che ne hanno diritto, la forma di esenzione (totale o parziale) e, nel caso dell’esenzione parziale, la quota che deve essere pagata.
Generalmente, hanno diritto all’esenzione per motivi di reddito:
- i bambini di età inferiore a 6 anni che appartengono ad un nucleo familiare con reddito fino a euro 36.151,98 lordi annui
- gli anziani di età superiore a 65 anni che appartengono ad un nucleo familiare con reddito fino a 36.151,98 euro annui lordi. E’ considerato nucleo familiare la persona anziana, il suo coniuge e le persone che sono fiscalmente a carico dell’anziano (circ. 19/98 Ministero dell’Interno)
- i titolari di assegni sociali ed i loro familiari a carico
- i titolari di pensioni minime oltre i 60 anni e i loro familiari a carico
- le persone disoccupate e che sono iscritte alle liste di collocamento, ed i loro loro familiari a carico, purché appartenenti ad un nucleo familiare con reddito lordo inferiore a 8.263,31 euro. Se è presente il coniuge, il limite massimo sale a 11.362,05 euro. Questo limite aumenta di 516,5 euro per ogni figlio o altro familiare a carico. Sono considerati familiari a carico il coniuge, le persone con redditi non superiori a 2840,51 euro lordi annui, i figli minori di 18 anni o minori di 26 anni, se studenti o tirocinanti, i figli inabili al lavoro, i genitori ed i familiari conviventi.
Per ottenere l’esenzione per motivi di reddito, sono in vigore due modalità alternative:
- l’interessato, un suo familiare o il tutore legale deve sottoscrivere una dichiarazione sul retro della ricetta. In questo caso, la regolarità delle prescrizioni e la verità delle dichiarazioni di esenzione sono controllati dalla Asl e le eventuali violazioni sono punibili secondo il codice penale
- l’interessato deve presentare la documentazione ad un ufficio della Asl, che provvede a rilasciare un tesserino di esenzione, generalmente con validità annuale.
Esenzione dal ticket per invalidità
Le persone che sono riconosciute invalide civili, del lavoro o di servizio, hanno diritto a non pagare o a pagare in forma ridotta, secondo le disposizioni delle singole Regioni, i ticket delle spese mediche e sanitarie. In base alla percentuale d’invalidità, sono identificate delle classi di difficoltà, cui corrispondono diversi livelli d’esenzione:
-
difficoltà lievi, corrispondenti ad invalidità comprese tra il 33,3% e il 66,6% (da 1/3 a 2/3), per la fruizione dell’assistenza protesica
-
difficoltà medio-gravi, corrispondenti ad invalidità comprese tra il 66.6% e il 99%, per l’esenzione anche dalla partecipazione al costo delle prestazioni sanitarie
-
difficoltà gravi, corrispondenti ad invalidità pari al 100%, ai fini dell’esenzione dal pagamento della quota fissa sulla ricetta e dal ticket sulle cure termali
Per richiedere l’esenzione, è necessario il certificato di accertamento di invalidità rilasciato dalla Asl del proprio territorio. Per gli invalidi per lavoro, per servizio o affetti da malattie professionali, è invece necessario il certificato rilasciato dall’Inail.
Elenco malattie invalidanti (.doc)
Esenzione dal ticket per malattia
Le persone che soffrono di malattie croniche o invalidanti, oppure di malattie rare, che sono affette da tumori, che sono in attesa di un trapianto o che sono tossicodipendenti in terapia con il metadone o in una comunità di recupero hanno diritto all’esenzione sui ticket, parziale o totale per le cure mediche e sanitarie collegate alla malattia.
Sono le singole Regioni che stabiliscono se l’esenzione è totale o parziale e che, in quest’ultimo caso, fissano la quota che deve essere pagata
L’esenzione va richiesta alla propria Asl, presentando:
- la tessera sanitaria
- uno tra i seguenti documenti, che attestano la presenza della malattia: un certificato medico rilasciato da un medico del SSN, la copia della cartella clinica rilasciata da un ospedale pubblico (se questa è rilasciata da una struttura accreditata, deve essere valutata da un medico della Asl), la copia del verbale di invalidità.
Dopo aver valutato la documentazione, la ASL rilascia una tessera di esenzione, con la definizione della malattia, il suo codice identificativo e le cure a cui si ha diritto. La durata della tessera può essere permanente o limitata secondo il tipo di malattia ed i regolamenti regionali. L’eventuale rinnovo deve essere richiesto alla ASL, che può sollecitare o no ulteriore documentazione.
Per prenotare le analisi ed i controlli usufruendo dell’esenzione, è necessaria la prescrizione del proprio medico generico, sulla quale devono essere scritte le prime tre cifre del codice della malattia, indicato sulla tessera di esenzione.
Malattie rare
I cittadini in particolari condizioni disagiate a causa di una malattia rara hanno il diritto all’esenzione dal pagamento del ticket sanitario o al pagamento di questo in forma ridotta, a seconda delle disposizioni della propria regione, per le prestazioni e i servizi sanitari di diagnostica strumentale, laboratorio e altre prestazioni specialistiche.
I cittadini affetti da malattie rare hanno il diritto all’esenzione totale per le prestazioni sanitarie collegate alla malattia e all’esenzione parziale per i medicinali necessari alla cura della malattia.
Elenco malattie rare (.doc)
Come ottenere l’esenzione
Per ottenere l’esenzione, occorre recarsi all’ASL e portare con sé la propria carta di identità, il codice fiscale, la Tessera Sanitaria e una certificazione rilasciata da un centro specialistico abilitato a fare diagnosi di malattie rare.
L’ASL, accertata l’invalidità, distribuisce al cittadino interessato un tesserino di esenzione, di durata annuale, che riporta il nome della malattia rara, il codice che la identifica e le cure a cui ha diritto.
Nel caso in cui il cittadino interessato sia impossibilitato a recarsi presso l’ASL di appartenenza, può delegare una terza persona. Questa persona dovrà portare con sé la propria carta di identità, una delega scritta e firmata dal cittadino interessato, e ovviamente la carta di identità, il codice fiscale, la Tessera Sanitaria e una certificazione rilasciata da un centro specialistico abilitato a fare diagnosi di malattie rare.
Esami medici esenti da ticket
Sono aboliti i ticket per:
- l’esame mammografia, per la prevenzione dei tumori del seno, consigliato a tutte le donne di età compresa tra i 45 ed i 69 anni e da eseguirsi ogni due anni. Sono gratuite anche le spese per eventuali accertamenti diagnostici di approfondimento
- l’esame PAP test (esame citologico cervico-vaginale), per la prevenzione dei tumori dell’utero, consigliato a tutte donne di età compresa tra i 25 ed i 65 anni e da eseguirsi ogni tre anni
- l’esame colonscopia, per la prevenzione di tumori dell’intestino, consigliato a tutte le persone di età superiore a 45 anni e da eseguirsi ogni 5 anni
È da ricordare anche che sono gratuite tutte le prestazioni di diagnostica e le visite mediche specialistiche per la gravidanza, per la tutela della maternità e per l’accertamento di eventuali difetti genetici del feto o di altre patologie che implichino un rischio per la salute della madre o del feto stesso.
Consulta l’indice della "Guida al sistema sanitario italiano e svizzero"
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