“Alle nostre imprese mancano duemila tecnici”

Trovare operai specializzati per le industrie varesine diventa sempre più difficile. Un'azienda impiega in media 5 mesi

vittorio gandini, carcano, univaCinque mesi: è quanto un’industria varesina impiega in media per trovare un tecnico adatto a lavorare nei propri reparti. Questo nonostante la crisi e nonostante ci siano molte persone in cerca di un impiego. Operai specializzati, saldatori, meccanici: le imprese varesine fanno fatica a trovarli. Cosa non funziona? Il fatto che è richiesta una formazione specifica e che i ragazzi che scelgono le scuola che la offre sono ancora troppo pochi. Negli ultimi tre anni, secondo il dato diffuso oggi dall’Unione degli Industriali varesina, al settore dell’industria in provincia sono mancati 1.780 tecnici. È questa  la differenza tra la richiesta di 6.560 posti di lavoro nelle aziende locali (relativa al periodo dal 2007 al 2009) e il numero dei ragazzi che si sono diplomati negli istituti tecnici della provincia: 4.780. Non abbastanza. Un’insufficienza che era stata denunciata, alcuni mesi fa, anche a livello nazionale da Confindustria che aveva ribadito: alle industri italiane, di tecnici, ne mancano "76mila".

Assunzioni "sofferte" – Nonostante la crisi le assunzioni da parte dell’industria varesina nel 2009 sono state 1.250. Ma sono solo 800 gli operai specializzati che hanno trovato un impiego sul territorio. Sono figure difficili da trovare, ribadisce l’unione degli industriali: in 640 casi infatti le assunzioni sono avvenute solo dopo lunghe ricerche. Un dato, più di altri, lo documenta: per trovare un tecnico un’impresa impiega in media 5 mesi. 
Tra gli 800 che hanno trovato un impiego la figura più ricercata è legata ai meccanici-montatori: 260 le persone che hanno trovato occupazione in questo ruolo. A dimostrazione dell’importanza che riveste ancora per il territorio l’industria tessile-abbigliamento c’è la richiesta di operai specializzati che è stata di 120 unità. Stessa domanda per i fonditori e saldatori, a cui seguono gli operai specializzati nelle costruzioni, nella lavorazione degli utensili, nelle lavorazioni alimentari. 

Il deficit – «I numeri ci dimostrano – spiega il direttore dell’Unione Industriali, Vittorio Gandini – che la quota di periti in uscita dalle scuole non è ormai più nemmeno in grado si assicurare il ricambio generazionale all’interno delle aziende. Basta confrontare i diplomati degli istituti varesini con gli addetti dei vari settori presenti nel Varesotto per accorgersene».

operai specializzatiIl dato per settore – I 594 periti tecnici meccanici che si sono diplomati tra il 2007 e il 2009 rappresentano un rapporto di uno a cento rispetto ad una forza lavoro che nel settore ammonta a 55.600 addetti. Un po’ meglio, ma non molto, va al settore chimico farmaceutico dove il rapporto è di 3 a 100 (370 periti chimici contro i 7.054 attuali addetti). Il tessile-abbigliamento soffre come il meccanico: stesso rapporto di 1 a 100 (249 diplomati contro 21.618 addetti). La peggiore di tutte è la situazione nel comparto della gomma e delle materie plastiche: 0,3 diplomati ogni 100 addetti varesini del settore (39 periti per 12.033 addetti). 

"Crescere nell’industria" – Alla fame di tecnici delle nostre imprese cerca dunque di rispondere il progetto “Crescere nell’Industria”, organizzato sul territorio dall’Unione degli Industriali della Provincia di Varese, e portato avanti in tutta la regione dalle associazioni industriali del Sistema Confindustriale e da Confindustria Lombardia. L’iniziativa, che con vari appuntamenti si protrarrà per tutto il 2010, è partita con una serie di incontri negli istituti tecnici del Varesotto, che coinvolgono gli insegnanti orientatori delle scuole medie della provincia. Quei professori il cui compito è di guidare le scelte dei ragazzi verso l’istituto superiore da frequentare al termine del ciclo di studi nelle scuole medie. Il primo si è svolto quest’oggi all’ISIS “Isaac Newton” di Varese, con la partecipazione del Direttore dell’Unione Industriali, Vittorio Gandini; del Dirigente Scolastico dell’ISIS “Isaac Newton”, Giuseppe Carcano; e dei rappresentanti della selezione personale e delle risorse umane di importati realtà produttive del territorio: Husqvarna, BTicino, BGD El, Agusta Westland, SWK Utensilerie, Lindt. 

Invertire la rotta – L’obiettivo dell’Unione Industriali è di poter invertire una tendenza che negli ultimi tredici anni ha visto calare le iscrizioni negli istituti tecnici. Dalle 12.484 iscrizioni dell’anno scolastico 1996-97 si è passati alle 11.624 preiscrizioni di febbraio 2009. 860 in meno, nonostante l’aumento generale della popolazione studentesca, cresciuta di 2mila unità. Queste le cifre che emergono dal “Dossier Formazione” presentato durante l’incontro per far capire ai professori delle scuole medie in primis, e tramite loro, ai giovani e ai loro genitori, quale sia l’esigenza formativa del sistema economico locale. Un momento, quello scelto, particolarmente importante. Da qui a marzo, infatti, si svolgono le prescrizioni alle scuole superiori. 



Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 20 Gennaio 2010
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.