Confindustria obbliga i suoi associati a denunciare il pizzo
«È una decisione molto importante e che rafforza il nostro impegno in prima linea contro la criminalità», ha commentato la presidente Emma Marcegaglia al termine della riunione
La giunta di Confindustria ha approvato una delibera che obbliga tutti gli imprenditori che vengono vessati dalla mafia a denunciare il racket pena la sospensione o l’espulsione dall’associazione. «È una decisione molto importante e che rafforza il nostro impegno in prima linea contro la criminalità», ha commentato la presidente Emma Marcegaglia al termine della riunione di giunta dell’associazione degli industriali.
La Giunta, che si è riunita a Roma presenti tutte le associazioni territoriali del Mezzogiorno, ha preso duramente posizione contro gli associati che cedono al ricatto mafioso proprio mentre a Reggio Calabria il Consiglio dei ministri in seduta straordinaria annunciava il nuovo piano anticrimine.
Marcegaglia ha aggiunto di apprezzare il piano del governo per combattere l’impiego irregolare e ha sottolineato che il dato sul 44% di lavoro nero scovato dal governo «è un dato drammatico che richiede un’iniziativa molto forte». È un problema «di civiltà e di rispetto delle persone e per le aziende in regola è anche una forma di concorrenza sleale drammatica», ha detto Marcegaglia, secondo la quale «l’intreccio con la criminalità è molto forte: è fondamentale lavorare in questa direzione».
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