Farisoglio: “I binari spariranno dalla superficie”

Il sindaco rassicura dopo la polemica degli Amici della stazione su alcune dichiarazioni attribuite all'assessore Caldiroli

I binari spariranno dal suolo di Castellanza. Davvero. A ribadirlo con forza è il sindaco Fabrizio Farisoglio sull’onda dell’ultima querelle di giornata, dopo che il comitato Amici della stazione (quella vecchia ndr) aveva lanciato un’allarma in seguito a presunte dichiarazioni dell’assessore Caldiroli a latere della conferenza stampa di sabato scorso sull’apertura della nuova stazione e l’entrata in servizio dell’interramento. Dichiarazioni in cui si sarebbe ventilato un ulteriore utilizzo dei binari di superficie per treni merci: prontamente smentite dall’assessore, nonchè dal sindaco. Un fraintendimento. Perchè va bene non essere degli entusiasti dell’interramento – e Farisoglio & co. non lo sono – ma dal 30 gennaio in superficie non passerà più un treno. Qualsiasi convoglio diretto da e per Castellanza sarà diretto attraverso il tunnel, passerà sotto l’Olona e sbucherà fuori dall’altra parte della città. Diversamente, l’intera opera sarebbe stata una presa in giro.

Già Farisoglio è addirittura contrario a riattivare la Valmorea, se questo dovesse coinvolgere la vecchia stazione di Castellanza; «e di certo fra quanto è stato detto sabato nulla indica ulteriori passaggi di treni. Smentisco anzi nel modo più assoluto qualsivoglia ipotesi in tal senso». Quanto alla rimozione dei binari, non vi sono date fissate. «Stiamo trattando, perchè il Comune ha chiesto di riavere il sedime ferroviario attuale, ma non vuole rivaerlo con il costo di rimozione di traversine e quant’altro a suo carico…» Palazzo Brambilla rivuole il sedime, e lo rivuole "pulito". Sui tempi, si vedrà:
«La priorità ora è la nuova stazione». Per ora un guscio vuoto o poco più, lamentava il consigliere di Castellanza Democratica Sergio Terzi. Il sindaco, ritardi o no sui tempi, un’idea ce l’ha chiara in testa: vuole l’interscambio con le FS. Non si accontenta che la stazione rimanga una semplice fermata delle Nord: «basta guardarla per accorgersi che non è stata concepita semplicemente per l’afflusso quotidiano dei circa 800 pendolari "fissi" castellanzesi. E però qualche ragionamento sulle tre stazioni nel giro di poche centinaia di metri andrà fatto». Non da Castellanza, ma da Busto (sul cui territorio, per pochi metri, sorge anche la nuova stazione castellanzese), FS ed FNM che finora sull’argomento non hanno fatto chiarezza. «Le scelte in campo ferroviario su Castellanza risalgono a una decina di anni fa. Noi ci siamo trovati a gestirle» conclude il sindaco. «Ogni scelta comporta un prezzo da pagare. Togliersi i passaggi a livello dal centro città ha comportato la perdita della stazione "comoda" e raggiungibile a piedi». La botte piena e la moglie ubriaca non sono di casa nemmeno a Castellanza. Potrebbero ben dirlo anche gli Amici della stazione, sempre più amaramente persuasi che anche il sogno di una fermata "castellanzese" in direzione Rescaldina, all’altra uscita del tunnel, di questo passo non prenderà mai forma. Non basteranno le rassicurazioni del sindaco a palcarli: e già chiedevano un consiglio comunale aperto, invitando la Giunta a lavorare per Castellanza, piuttosto che subire le direttive del Pirellone.

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Pubblicato il 25 Gennaio 2010
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