Il dramma dei respinti che muoiono nel deserto
L'Espresso pubblica un video, commentato da Fabrizio Gatti, che testimonia la fine di molti migranti che tentano di venire in Italia passando dalla Libia. Le autorità li fermano e li rispediscono nel deserto a morire
E’ un dito puntato contro gli accordi tra Italia e Libia il video pubblicato su L’Espresso on-line commentato magistralmente dal giornalista Fabrizio Gatti, autore anche di un libro sull’argomento dal titolo Bilal, e che mostra un gruppo di persone morte nel tentativo di trovare aiuto nel deserto del Niger dopo essere stati fermati poco prima di partire per l’Italia sui barconi della speranza da parte della polizia libica e portati fino ai confini a sud della Libia e lì abbandonati nel mezzo del nulla.
Sono immagini tragiche(consigliate solo ad un pubblico adulto) quelle contenute nel video di 4 minuti girati da un operatore, probabilmente accompagnato da militari. Siamo nelle ore centrali della giornata di un giorno di marzo del 2009 e i corpi sono immobili e semi-coperti di sabbia, fermi nell’ultima posizione assunta prima di morire: c’è chi prega accovacciato con la faccia nella sabbia, chi afferra l’aria come se stesse cercando di afferrare un po’ di blu nel cielo e c’è chi, semplicemente, è steso in attesa che la morte sopravvenga a mettere fine alla sofferenza. Sono i respinti, i rinnegati dell’umanità, corpi senza nome ai quali solo il vento del deserto ha tentato di dare una sepoltura seppur parziale.
In sottofondo la voce di Gatti spiega che si tratta delle uniche immagini fuoriuscite dallo stretto controllo libico e punta il dito verso gli accordi tra Roma e Tripoli che hanno rafforzato i controlli sulle partenze dei migranti, vera causa della morte di centinaia di persone dal 2005 ad oggi, nel deserto. Le forze di polizia libiche spesso abbandonano al loro destino i migranti intercettati e questi, se non riescono a raggiungere il primo posto di frontiera di Madama, nel Niger. Il video è stato mostrato nella puntata di ieri sera, giovedì, ad Annozero. La trasmissione di Santoro si è occupata, tra gli ospiti c’era anche Fabrizio Gatti, del dramma di Rosarno e dei problemi relativi all’immigrazione in Italia.
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